Proteste contro Donald Trump: gli americani bruciano le New Balance

Non solo messaggi sul social network o striscioni nelle piazze. Decide di persone danno fuoco alle proprie scarpe

Proteste contro Donald Trump: gli americani bruciano le New Balance

A pochi giorni dall'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, le proteste non si fermano.

Invece di scendere in piazza, decine di americani hanno deciso di bruciare o gettare via le proprie scarpe. Al centro del mirino la nota marca di calzatute New Balance, colpevole di aver accolto positivamente il nuovo presidente.

Tutto è iniziato con una dichiarazione del portavoce della società, citata da una giornalista del Wall Street Journal, Sara Germano, su Twitter: "Barack Obama è rimasto sordo alle nostro richieste e, francamente, con il presidente Trump sentiamo che le cose andranno per il verso giusto", si legge nel messaggio.

Il riferimento è alla Partnership Trans Pacifica (o Tpp), un accordo con lo scopo di promuovere il libero scambio e investimento tra i paesi partner, che Trump ha promesso di abolire.

Molti utenti non hanno apprezzato questa presa di posizione e, per questo, hanno deciso di fare un gesto dimostrativo: sono decine i tweet, corredati da immagini e video, che raccontano di scarpe incendiate, gettate nel cestino o danneggiate.

New Balance ha postato un messaggio su Twitter in cui non risponde direttamente alle proteste, ma afferma le sue convinzioni: "Crediamo nella comunità, crediamo nell'umanità.

Dalle persone che fabbricano le nostre scarpe alle persone che le indossano, crediamo nell'agire con il massimo dell'integrità". "New Balance e migliaia di dipendenti in tutto il mondo - si legge ancora nel messaggio - si impegnano costantemente per migliorare la nostra comunità locale. L'abbiamo sempre fatto e sempre lo faremo".

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