Raccoglie sos su Facebook e vola a Milano per operare il paziente con la Sla

Il professionista di Castellana Grotte si è trovato di fronte a un codice rosso

Raccoglie sos su Facebook e vola a Milano per operare il paziente con la Sla

"Un altra pagina di vita in questo imprevedibile mondo della sanità" inizia così un post su Facebook di Pierfrancesco Di Masi, medico specialista pugliese che grazie proprio a Facebook e alla sinergia di alcune strutture sanitarie ha salvato la vita ad un paziente affetto da Sla a Milano. Un vero e proprio intervento a domicilio con un volo di emergenza da Castellana Grotte (un Comune in provincia di Bari) al capoluogo lombardo.

A darne per prima notizia è il giornale regionale La Gazzetta del Mezzogiorno. Qualcosa che finora era impensabile. Un paziente di Milano considerato in fase terminale e ricoverato in una rsa (la residenza sanitaria assistenziale, una di quelle strutture per persone non autosufficienti che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di una articolata assistenza sanitaria) è stato salvato grazie ad un sos lanciato sul social che ha permesso un volo immediato del medico. Il paziente aveva bisogno di una trasfusione e del cambio della cannula. Per lui sarebbe stato fatale il trasporto in ospedale. Ma ecco un dottore pronto a volare per un intervento domiciliare a distanza di mille chilometri grazie alla sinergia terapeutica tra il presidio di Milano, l’Istituto di Castellana Grotte che mette a disposizione medici specialisti volontari e l’associazione ConSlancio di Roma.

Si tratta di una vera e propria rete a livello nazionale che accorcia le distanze e permette, in maniera trasversale, di superare le difficoltà che vive oggi la sanità. "Un viaggio - continua il medico su Facebook - per scrivere il trionfo del concetto di alleanza terapeutica". Ma oltre al "concetto di alleanza terapeutica" in questo caso è stata fondamentale quella che viene definita la "medicina partecipativa". Ovvero la disponibilità del paziente, sia consapevole che inconsapevole, ad accettare un presidio medico e a trarre da questo il maggior giovamento possibile.

Un vero e proprio percorso in cui il malato viene coinvolto e responsabilizzato sul percorso di cura. "Un viaggio per credere davvero che la fiducia nel prossimo é nelle nostre mani" ha concluso il suo posto su Facebook il dottor Di Masi.

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