In questi giorni è stata rilanciata la teoria per cui l'uomo al comando della Russia non sarebbe il vero Vladimir Putin, bensì "un suo sosia". A ridare vigore a questa tesi, più volte promossa in passato da commentatori e testate giornalistiche, è stato ieri il quotidiano Il Tempo, con un pezzo a firma di Gianfranco Ferroni, che riportava il resoconto di una cena a cui aveva preso parte un ex membro del Partito Comunista Italiano (Pci). Sarebbe stato proprio queso ex politico, coperto da anonimato, a ventilare l'ultima ipotesi per cui chi comanda attualmente al Cremlino non sarebbe il vero presidente russo.
In base a quanto riportato da Ferroni, l'ex membro del Pci, alla cena in questione, avrebbe esclamato: "Ma siamo sicuri che quello che vediamo ora, seduto al lunghissimo tavolone del Cremlino, sia proprio Vladimir Putin? Sembra molto diverso dall’uomo visto da vicino anni fa". Lo stesso individuo ha quindi argomentato: "Di sosia, Putin ne ha sempre avuti parecchi a disposizione, utilizzati anche in cerimonie ufficiali: non è che uno di questi si è sostituito al vero Putin, che magari nel frattempo è scomparso oppure è ricoverato in una clinica? Potrebbe essere una straordinaria exit strategy per i leader moscoviti, nel caso di una sconfitta russa, tirare fuori all’improvviso una storia del genere e dare tutte le colpe a un imitatore. Una sceneggiatura perfetta per uno dei film di 007, quando protagonista era Daniel Craig".
Negli anni, i dubbi sull'identità dell'uomo ad oggi al potere a Mosca si sono succeduti con grande vivacità. Nel 2015, ad esempio, i tabloid inglesi sostennero la tesi per cui Putin sarebbe stato ucciso nel 2014 grazie a un complotto tra Cia e MI6. Di conseguenza, gli alti papaveri del potere russo avrebbeo insediato al posto del presidente defunto una persona identica a quest'ultimo, per garantire la stabilità dello Stato.
Sempre le testate d'Oltremanica avevano allora elencato i dettagli cruciali per rendersi conto che il leader del Cremlino era in realtà una controfigura: dal neo sullo zigomo del presidente russo, improvvisamente passato dalla parte destra a quella sinistra del volto, dal repentino divorzio dalla moglie e dal fatto che, di colpo, Putin non sapesse più parlare molto bene il tedesco.
Sul mistero intorno all'esistenza di sosia di Putin sarebbe poi intervenuto
lo stesso leader russo, rivelando, in un'intervista rilasciata nell'estate del 2020, i seguenti particolari: "Sì, ho rifiutato di avere un sosia. É stato durante gli anni più duri della lotta al terrorismo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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