Un paio di auricolari lasciati sul ciglio di una roggia, un cellulare e un mazzo di chiavi. Sono le uniche tracce lasciate da Polina Kochelenko, trentacinquenne di origini russe, prima che fosse rinvenuta cadavere in un canale nella campagna della Lomellina. Secondo la procura di Pavia la ragazza sarebbe morta per annegamento dopo essersi tuffata in acqua nel tentativo di salvare i suoi cani dalla corrente. Ma c'è qualcosa che non torna nella presunta accidentalità degli eventi. Due dei quattrozampe con cui Polina era andata a spasso quel tragico pomeriggio di aprile non sono mai stati ritrovati. "Dove sono finiti?", domanda Alla Vladimirovna Kochelenko, che non riesce da darsi pace per la morte della figlia.
La morte di Polina
Una laurea in legge, un master in criminologia e una passione smodata per i cani, al punto da lasciare Torino per Valeggio affinché le sue adorate bestiole - due Border Collie - fossero libere di scorrazzare per le campagne incontaminate delle Lomellina. Una vita semplice quella di Polina, fatta di lunghe passeggiate all'aria aperta e un lavoro da addestratore cinofilo.
La mattina del 15 aprile scorso, la 35enne ha portato a spasso i suoi cani e alcuni cuccioli di Pastore Tedesco che le aveva affidato il centro cinofilo di San Genesio. Ha percorso un circuito di circa 5 chilometri tra le risaie della zona fermandosi in prossimità di una roggia: da lì non è più tornata indietro. Polina è stata rinvenuta cadavere in un canale di irrigazione due giorni dopo la denuncia di scomparsa da parte dei familiari.
La misteriosa scomparsa dei cani
Gli accertamenti hanno evidenziato "ferite da urto" compatibili con l'impatto del corpo (già privo di vita) contro le pareti della roggia. La Procura di Pavia ha archiviato il caso ventilando l'ipotesi di "morte per annegamento": probabilmente i cuccioli sono finiti nel canale e Polina, nel tentativo di salvarli, si è tuffata ed è annegata. Tuttavia, qualcosa non torna nella ricostruzione della tragedia. I due cuccioli di pastore tedesco con cui la 35enne era a spasso quella mattina non sono mai stati ritrovati. Dove sono finiti? "Intanto vorrei ricordare che Gaga e Grey in realtà pesano dai 25 ai 30 chili e che mia figlia li addestrava anche a nuotare e, soprattutto, lei sapeva nuotare bene. Non può essere annegata", spiega la mamma di Polina, Alla Vladimirovna Kochelenko, alle pagine del Corriere della Sera. Ma c'è dell'altro.
Il giallo degli auricolari
A 700 metri di distanza dalla roggia, gli investigatori hanno trovato un paio di auricolari, un mazzo di chiavi e il cellulare di Polina. "Perché prima di buttarsi posa gli oggetti in modo ordinato, quasi geometrico? - continua la mamma della 35enne - Perché non si è tolta la giacca? Perché non c'era nulla nelle tasche?". I familiari Polina, assistiti dall'avvocato Tiziana Barella, hanno già fatto opposizione alla richiesta di archiviazione del caso.
"Ricordo che i cani valgono 4-5 mila euro l'uno", precisa il legale ventilando un possibile movente economico. A caccia di verità e giustizia, i Kochelenko si sono rivolti all'investigatore privato Claudio Ghini. A lui spetterà l'aurdo compito di fare luce sulla vicenda: un giallo con ancora troppe ombre.
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