Quanti soldi ha perso un'agenzia di viaggi col Covid

L'incertezza sui protocolli sanitari per viaggiare all'estero e la tagliola dei voucher da rimborsare

Quanti soldi ha perso un'agenzia di viaggi col Covid

“Parla troppa gente che non è del campo. E questo non va bene, perché non ci si improvvisa agenti di viaggio”. È determinato Mario Gennaro Bianchi Esposito, titolare dell’agenzia di viaggi “Balliamo sul mondo srl”, attiva da oltre 40 anni in una media città della provincia italiana benestante. Un 2019 che si era chiuso bene per Bianchi Esposito e per i suoi due soci: oltre 1 milione di euro di fatturato con un confortante boom di fine anno e un’onda lunga che prevedeva prenotazioni fino a marzo 2020. Il 20 febbraio 2020 il coronavirus arriva in Italia con il “paziente 1” di Codogno. “Una cosa del genere non l’avevo vista mai, nemmeno con la prima guerra del Golfo nel 1990 o dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York l’11 settembre 2001. I clienti hanno cominciato a disdire i viaggi già prenotati, non si fidavano, avevano paura e non c’era modo di tranquillizzarli” ricorda il titolare. Sono giorni terribili e, anche per un pessima gestione della comunicazione, l’Italia da prima vittima del coronavirus diventa il primo untore del mondo. Tutte le località turistiche si svuotano, le città d’arte, le località costiere, i musei. Ma c’è un altro problema, su cui pone l’accento Bianchi Esposito: “Interi Paesi del mondo hanno cominciato a chiudere le porte ai turisti italiani. La sensazione era che il mondo intero ci considerasse degli appestati! Ricordo che i tour operator cercavano di offrire destinazioni a pari prezzo, che so io, il Messico invece della Giamaica. Ma ormai la frana era iniziata e nulla poteva fermarla. Siamo stati costretti a rimborsare il 25% di viaggi standard, 9 giorni e 7 notti, circa 750 euro alla volta”.

I terribili giorni della prima ondata

Quei terribili giorni tra febbraio e marzo in cui si alza la prima ondata pandemica costringono l’agenzia di viaggi “Balliamo sul mondo srl” agli straordinari. Ricorda il titolare: “Chi entrava in agenzia lo faceva per disdire una prenotazione o per domandare informazioni su un parente rimasto bloccato da qualche parte nel mondo. Avevamo una ventina di clienti in crociera: alcuni venivano respinti dai porti della Thailandia, altri venivano rimpatriati anzitempo dall’India, altri ancora erano bloccati in qualche aeroporto. Ci telefonavano anche turisti italiani che non erano nostri clienti, ma avevano bisogno di parlare con un referente che potesse offrirgli assistenza professionale e non essere messi in un’attesa infinita da qualche sconosciuto call center”. In questo caso è tornata utilissima l’assistenza h 24 offerta ai viaggiatori dalle agenzie professionali: “Abbiamo riportato a casa tutti- dice orgoglioso Bianchi Esposito- non abbiamo lasciato nei guai nessuno”. L’8 marzo 2020 scatta l’isolamento generale, l’Italia si chiude in casa. L’agenzia di viaggi “Balliamo sul mondo” può restare aperta fino all’11 per sbrigare le pratiche urgenti e organizzare lo smart working. I 4 dipendenti intanto sono posti in cassa integrazione. L’8 maggio le saracinesche si rialzano e da metà giugno fino agli ultimi giorni di agosto i clienti si riaffacciano in agenzia. “Ma potevamo offrire solo destinazioni nazionali. L’isola d’Elba o il Salento come bellezza non hanno nulla da invidiare a nessuna meta estera. Ma ovviamente la Polinesia o i Caraibi ci consentono altri introiti” sottolinea il titolare. Il 3 novembre 2020 il governo Conte vara il dpcm con l’allegato 23, quello con i famosi codici ATECO che decidono chi resta aperto e chi deve chiudere. La “Balliamo sul mondo” resta aperta, ma c’è un problema: in giro le strade tornano a svuotarsi a causa della seconda ondata pandemica. “Che siamo rimasti aperti a fare- si chiede polemico Esposito Bianchi- se non c’era nessuno a cui vendere i pacchetti viaggio? Forse perché in questo modo lo Stato non sarebbe stato costretto a ristorarci?”.

Le feste di Natale

Arrivano le feste di Natale 2020, sembra possibile un piccolo ritorno alla normalità, la gente affolla le vie dello shopping per i regali da mettere sotto l’Albero. Festa per tutti, ma non per le agenzia di viaggio. “Abbiamo venduto 3 viaggi in crociera, quando nel 2019 erano stati oltre 400” ricorda sconsolato Esposito Bianchi. Il problema è l’incertezza delle disposizioni. “Le Canarie hanno disposto i voli COVID test per viaggiare in sicurezza e per recarvisi bastava un tampone alla partenza dall’Italia e uno al ritorno. Ma poi il governo italiano ha disposto 5 giorni di quarantena per coloro che rientravano dalle Canarie ed è saltato tutto: quelle poche prenotazioni che avevamo sono state disdette dai clienti. Persino andare in Sardegna la scorsa estate è stato un problema, perché c’era la più totale incertezza sui protocolli sanitari”. Alla fine del 2020 la “Balliamo sul mondo” ha una voragine nel fatturato di circa 900.000 euro, a fronte di 40.000 euro ricevuti dallo Stato in questi 14 mesi di COVID-19. Cosa spinge Bianchi Esposito e i suoi soci ad andare avanti? È orgoglioso l’eroico titolare: “Molti clienti sono passati a salutarci dicendoci che mancava la possibilità di un viaggio, ma mancavamo anche noi, i loro operatori di fiducia. Una testimonianza di affetto molto bella. E poi noi siamo proprietari delle mura dell’agenzia, per cui non abbiamo affitto commerciale da pagare: un bel risparmio”.


Il futuro delle agenzie di viaggi

Nel futuro del settore, secondo il titolare della “Balliamo sul mondo”, ci sono le crociere che sono rese sicure dalla “bolla sanitaria” che prevede controlli all’imbarco e allo sbarco e, soprattutto, offerte flessibili anche per le disdette. “Ma ripeto” chiosa Bianchi Esposito: “serve certezza. Non è possibile cambiare un protocollo sanitario in 24 ore. Per il nostro settore è la mazzata definitiva. Anche perché noi siamo i primi a volere che i nostri clienti viaggino in sicurezza e nell’assoluto rispetto delle norme sanitarie”. Intanto pende sull’agenzia di viaggi la spada di Damcole dei voucher. I rimborsi previsti per chi è stato costretto a disdire il suo viaggio a causa del coronavirus e che da ottobre a dicembre 2021 dovrà essere rimborsato in denaro. “La Balliamo sul mondo” potrebbe essere costretta a sborsare 180.000 euro. Fermi i viaggi per affari, soprattutto legati alle fiere internazionali. Fermi i viaggi di nozze. Fermi i viaggi di piacere. Una storia imprenditoriale di oltre 40 anni rischia seriamente di essere irrimediabilmente compromessa.

Secondo l’Annuario del turismo in Italia nel 2019 erano attive 7.100 agenzie di viaggi e 600 tour operator. E per l’Enit (agenzia nazionale del turismo) vi lavorano circa 50.000 persone con un giro d’affari di 20 miliardi di euro all’anno.

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