Due ragazzini di appena 13 anni sono stati avvicinati e rapinati da un immigrato nordafricano armato di coltello che è riuscito, poi, a fuggire portando con sé il telefono di una delle vittime.
Il tutto è accaduto in pieno giorno alla stazione di Varedo, piccola località in provincia di Monza. Intorno alle 14.30 i due giovani amici, residenti in città, raggiungono la banchina per aspettare il treno che li avrebbe portati nella vicina Bovisio Masciago dove, nelle loro intenzioni, avrebbero voluto trascorrere qualche ora di relax.
Ad un certo punto, però, ecco spuntare lo straniero di circa 20 anni che, dopo essersi avvicinato, con modi gentili e simpatici ha iniziato a scherzare con i ragazzi arrivando addirittura ad offrire loro la sua birra. Ma quasi subito questo suo rassicurante atteggiamento muta radicalmente tanto che, stando al racconto dei due amici, l’uomo ha estratto il coltello e, con toni decisamente minacciosi, ha puntato l’arma verso gli spaventati adolescenti per farsi consegnare il cellulare.
Il nordafricano, soddisfatto per il bottino ricavato, si è allontanato a passo spedito in direzione dell’area dell’ex Snia, una fabbrica dismessa divenuta una sorta di rifugio per persone senza fissa dimora e che, negli ultimi mesi, è stata segnalata anche per altre strane e losche presenze.
Sotto choc, le due giovani vittime sono corse verso la caserma dei carabinieri per sporgere denuncia.
I militari, dopo aver ascoltato le loro testimonianze, hanno tracciato un primo identikit del sospetto e hanno avviato le indagini per cercare di risalire alla sua identità e rintracciarlo il prima possibile così da assicurarlo alla giustizia.Questa zona, però, non è nuova a violenze. Due settimane fa gli uomini dell’Arma erano intervenuti per sedare una rissa tra immigrati, iniziata sul treno, che aveva terrorizzato i passeggeri.
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