Dilaga l'odio contro le forze di polizia sui social network in seguito all'episodio avvenuto a Napoli. Questa mattina Davide Bifolco, un 17enne napoletano, ha perso la vita dopo essere stato colpito da un carabiniere. I militari avevano intimato al ragazzo, a bordo di uno scooter con altri due amici, di fermarsi, ma lo scooter guidato da un amico del giovane ha proseguito la corsa. Al termine dell'inseguimento Davide è stato colpito da un colpo partito accidentalmente dalla pistola d'ordinanza di uno dei carabinieri.
Fin da subito gli amici del ragazzo hanno accusato le forze dell'ordine di aver ucciso il ragazzo. "La camorra ci protegge, lo Stato ci uccide" ha affermato un vicino di casa di Davide. Il giovane abitava nel Rione Traiano, una delle zone di Napoli dove la presenza della criminialità organizzata è molto forte. Un altro uomo, presente sul luogo dell'accaduto, urla: "Mi vergogno di essere italiano. Questo carabiniere è stato arrestato? La prende la condanna?". Non solo. Lo slogan "ACAB", letteralmente "All Cops Are Bastards cioè "Tutti gli sbirri sono bastardi", è immediatamente apparso sulle bachece di molti utenti dei social network. E sono proprio gli utenti di facebook i più critici nei confronti delle forze dell'ordine. L'insulto più usato è "m***e". C'è anche chi si chiede: "A quando un altro Raciti?", in riferimento al poliziotto ucciso durante gli scontri del derby Catania-Palermo di qualche anno fa. "Bisogna reagire, chiedere il disarmo di questi co***i in divisa prima che diventino "accidentalmente" assassini, che si sentono autorizzati a sparare", dice un altro utente. Su Twitter, invece, a causa della scarsa quantità di caratteri disponibili per un post, si scrive anche in rima rispolverando un motto degli anni '70: "Oggi più di ieri odio polizia e carabinieri".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.