Quella che era nata come una semplice discussione familiare si è tramutata in un gravissimo episodio di violenza domestica a Marina di Modica (Ragusa), dove un uomo ha immobilizzato al letto la moglie utilizzando delle manette e picchiandola conl'ausilio di una canna di bambù. In seguito l'uomo ha utilizzato la stessa arma per colpire anche la figlia minorenne. Ne da notizia il giornale locale Ragusa Oggi.
Secondo la ricostruzione dei fatti ad opera degli inquirenti, la discussione sarebbe nata qualche giorno fa all'interno di un camper (dove la famiglia stava trascorrendo alcuni giorni di ferie al mare) perchè il padre padrone avrebbe negato alla figlia il permesso di uscire con dei ragazzi conosciuti sul luogo di villeggiatura: la madre della giovane avrebbe dato invece il proprio assenso, facendo così scattare l'ira feroce dell'uomo, un bracciante agricolo originario della provincia di Catania, che avrebbe così iniziato la sua impresa di pura follia davanti agli occhi esterefatti degli altri figli, anch'essi minorenni.
Le urla di strazio e di dolore delle due donne sono state udite da alcuni passanti, che hanno ritenuto opportuno comporre il 112. Giunti sul posto della segnalazione, i carabinieri sono diventati il nuovo bersaglio del violento, che ha inziato ad inveire contro i militari minacciandoli di morte se non se ne fossero andati. Disarmato l'uomo e riportandolo a più miti consigli, i carabinieri gli hanno infine stretto le manette ai polsi.
Mamma e figlia sono state portate al pronto soccorso dell'ospedale di Modica, dove i medici hanno redatto per le due una prognosi di diverse settimane viste le brutte ferite riportate da entrambe. In seguito sono state accompagnate insieme agli altri 3 figli minorenni in una comunità protetta che si prenderà cura di loro.
Per l'aggressore invece, vista la gravità delle accuse, il gip ha convalidato l'arresto e l'uomo si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Ragusa, dal quale dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali , resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
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