Era disoccupato e percepiva il reddito di cittadinanza. Tutto ciò non gli avrebbe però impedito di mettere a segno una rapina e nove scippi e a tradirlo sarebbe stato...il suo profilo Instagram. In manette è pertanto finito un ventenne di origine straniera, che secondo gli inquirenti avrebbe portato a termine una serie di "colpi" fra Firenze e soprattutto Sesto Fiorentino (un Comune della provincia fiorentina, ndr) avvenuti lo scorso inverno.
Il giovane risulta al momento indagato in primis con l'accusa di aver rapinato una settantenne circa sei mesi fa, causandole oltretutto una frattura al braccio (per una prognosi di trenta giorni) e per una serie di scippi avvenuti tra la fine di gennaio e gli inizi dello scorso febbraio. Ma gli inquirenti sospettano che ci sia sempre lui dietro il "boom" di furti con strappo (ben otto) verificatisi negli ultimi dieci giorni dello scorso gennaio a Sesto. Le vittime erano perlopiù persone anziane, di età compresa fra i settanta e gli ottant'anni: in ogni caso l'autore dell'atto predatorio era riuscito a rubar loro borsa, portafogli e cellulari, cogliendo i malcapitati alle spalle quando transitavano da luoghi poco frequentati per poi darsi rapidamente alla fuga. Un modus operandi collaudato, all'apparenza.
A inchiodare tuttavia lo straniero sarebbe stato il ritrovamento di un cellulare (con tutta probabilità smarrito a seguito di uno scippo) da parte della polizia, nei giorni scorsi. Un telefono che è risultato infatti rubato, con il ladro che avrebbe tuttavia commesso una leggerezza: qualcuno aveva inserito nel dispositivo una scheda Sim intestata ad una terza persona, ma il numero telefonico era abbinato proprio alll'account Instagram dell'accusato. A seguito di quanto emerso quindi, il procuratore di Firenze ha disposto una perquisizione nella sua abitazione. E nella medesima circostanza gli agenti del commissariato cittadino hanno sequestrato diversi smartphone e tablet di sospetta provenienza furtiva, per i quali sono in corso ulteriori accertamenti con l'obiettivo di risalire agli eventuali legittimi proprietari.
Le indagini hanno poi consentito di appurare come il ventenne non avesse un lavoro, oltre a risultare beneficiario del reddito di cittadinanza.
Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l'ipotesi accusatoria vagliata dal gip in merito ai nove episodi delittuosi riportati nell’ordinanza, la procura ha inoltre richiesto ed ottenuto per il ragazzo la custodia cautelare in carcere. E quest'ultimo (che risulta indagato anche per lesioni aggravate) è dunque stato condotto presso il penitenziario di Sollicciano, in attesa di ulteriori sviluppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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