Nel 2019 in Italia erano 2,6 milioni i veicoli non assicurati, circa il 6% del totale dei mezzi circolanti. È il dato fornito dal presidente dell'Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici), Maria Bianca Farina, nel corso dell'audizione in commissione Finanze della Camera nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante disposizioni in materia di trasparenza nel settore dell'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell'evasione dell'obbligo assicurativo. Il numero è sostanzialmente stabile rispetto a quello dell'anno precedente La media, però, cambia in base alle aree geografiche: raggiunge, infatti, il 9,4% al sud e scende fino al 3,8% al nord.
Farina ha sottolineato che l’evasione assicurativa "è socialmente inammissibile e crea gravi danni al sistema" in quanto "l'onere dei sinistri viene ripartito su un numero inferiore di utenti" e riduce l'accessibilità "in qualche modo delle polizze, diminuisce il beneficio della mutualità e aggrava le differenze territoriali perché è più diffuso in alcune aree del Paese".
Questo fenomeno"così esteso" ha quindi "un costo per il mondo degli assicurati. La circolazione di veicoli senza copertura comporta una mancato incasso di premi di circa 1 miliardo di euro". E ciò, secondo la presidente dell’Ania, determina "effetti indiretti su quello che sarebbe il vantaggio tariffario che deriva dalla mutualità assicurativa". "Il mancato gettito tra imposte e contributi- ha evidenziato- è di 280-300 milioni di euro".
Data la gravità del fenomeno, la Farina ha ricordato che"noi come Ania già da anni abbiamo intrapreso molte iniziative al fianco di forze ordine per combattere questo fenomeno in particolare facendo leva su mezzi tecnologici oggi disponibili". La presidente di Ania propone di rafforzare il ruolo del ministero dell'Interno, assegnandogli un ruolo di coordinamento a livello nazionale del contrasto all'evasione dell'obbligo assicurativo. Secondo la Farina in questo modo si potrebbe utilizzare "un archivio integrato che sfrutti al meglio le sinergie e gli incroci tra le banche dati esistenti".
Ma solo questa azione non basta. Per questo la presidente dell’Ania sottolinea che sarebbe necessario, da un lato, “un controllo continuo delle forze dell'ordine, anche con l'uso di nuove tecnologie, e dall'altro, quello che è veramente indispensabile, un archivio informatico centralizzato, che al momento non esiste. Questo archivio dovrebbe raccogliere tutte le sanzioni per guida senza assicurazione comminate dalla polizia stradale, municipale e carabinieri". Inoltre sarebbe utile alla causa intensificare i controlli sull'evasione dell'Rc auto utilizzando "tutti gli strumenti tecnologici oggi disponibili, e mi riferisco ai telepass, gli autovelox, i tutor, ecc. Perché questo consentirebbero l'accertamento a distanza della violazione dell'obbligo assicurativo”.
Ma vi è anche un altro punto fondamentale da considerare. La Farina, infatti, ricorda come sia importante evitare i "rischi di duplicare la sanzione nei casi in cui la targa di un veicolo circolante venga fotografata da più di uno di questi strumenti”.
"È da tempo che aspettiamo il decreto di
omologazione- ha proseguito- e non capiamo perché" non sia stato fatto. "Quindi sottopongo anche a voi che questo accertamento venga fatto e il decreto di omologazione venga fatto", ha concluso la Farina.
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