È finito dietro le sbarre del carcere di Rebibbia Vito Bianchi, lo zio dei due fratelli, Marco e Gabriele, già in arresto per l’omicidio del 21enne di origine capoverdiana Willy Monteiro Duarte.
Proprio nel corso della giornata di ieri, i militari della stazione di Artena hanno provveduto ad effettuare il fermo, raggiungendo il soggetto, di classe '67, nella sua abitazione. Vito Bianchi, che dal 2008 portava avanti un'attività di spaccio, ha seguito i carabinieri senza opporre alcuna resistenza, portando con sé una sacca riempita con alcuni indumenti e lo stretto necessario. Proprio nella villetta attigua alla sua, vivevano i due fratelli Bianchi.
Di recente l'avvocato di Vito Bianchi aveva richiesto al giudice la misura di sorveglianza per l'affidamento ai servizi sociali nei confronti del proprio assistito, agli arresti domiciliari dal 2020. L'istanza è stata presa in esame, e poi respinta.
Il giudice del tribunale di Velletri ha piuttosto emanato un ordine di carcerazione nei confronti dell'uomo, proprio per il cumulo di pene relative a reati correllati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si parla di una sanzione di 20mila euro ed un periodo di reclusione pari a 5 anni.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Bianchi si occupava dello spaccio nelle zone della provincia. Luoghi frequentati anche dai nipoti, che nella sera del 6 settembre 2020 aggredirono fino a portarlo alla morte il giovane Willy Monteiro Duarte. Vito Bianchi, che inizialmente lavorava come operaio, era già noto alle forze dell'ordine, avendo cominciato ad avere problemi con la giustizia dal lontano 2008. A quell'anno, infatti, risale il suo primo arresto per droga.
Numerosi gli arresti, i fermi e le perquisizioni dal 2019, tanto che nel giugno di quell'anno era arrivato anche l'obbligo di presentazione. Nell'ottobre del 2019, sorpreso in auto con una donna, l'uomo fu poi accusato anche di spaccio in concorso. All'interno della vettuta, infatti, i carabinieri avevano trovato 55 grammi di cocaina. Il ritrovamento di altra droga e di due bilancini di precisione all'interno della casa dell'uomo aveva poi portato alla misura degli arresti domiciliari nel marzo del 2020. Un provvedimento non sempre rispettato da Bianchi, che il 7 luglio dell'anno scorso si rese irreperibile.
Giovedì l'uomo è stato portato in carcere: la sua pena, inclusi i
domiciliari già scontati, dovrebbe concludersi il 15 ottobre 2024. Sempre ieri, nel corso della manifestazione Atreju 2021, un premio alla memoria di Willy Monteiro Duarte è stato consegnato dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni alla madre del giovane, Lucia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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