Con ville e macchine di lusso prendevano comunque il reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza di Locri, con il coordinamento della Procura della Repubblica della stessa città calabrese, ha individuato oltre duecento persone – 237 per l'esattezza – che avevano richiesto e ottenuto il sussidio grillino per combattere la povertà.
Le richieste dei suddetti soggetti, tutti privi dei requisiti minimi necessari per poter usufruire dell'assegno previsto, erano arrivate dall’aprile al dicembre dell'anno passato. I "furbetti", incastrati dalle Fiamme Gialle della locride, avrebbero infatti falsificato le informazioni e i dati relativi alle Dichiarazioni sostitutive uniche, omettendo di indicare i componenti del nucleo familiare.
L'inchiesta degli inquirenti è scattata dall'analisi della numerosa platea di soggetti già denunciati per i fenomeni dei "falsi braccianti agricoli" nonché dei "falsi rimborsi fiscali": tra di loro infatti ne sono stati individuati molteplici che avevano richiesto ed ottenuto anche la misura del reddito di cittadinanza.
Gli investigatori hanno accertato l'omessa indicazione nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche di componenti del nucleo familiare anagrafico, del coniuge non separato, nonché del possesso di redditi, di beni mobili come veicoli e moto ed immobili, in particolare terreni e fabbricati
Fra i casi monitorati dai finanzieri sulla platea di beneficiari che ricevevano indebitamente il reddito di cittadinanza, due riguardano persone detenute per associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione denominata "Canada Connection"; dunque, un intero nucleo familiare riconducibile ad una nota famiglia di 'ndrangheta, colpita nella maggior parte dei suoi componenti da una condanna penale definitiva con la conseguente interdizione dai pubblici uffici, uno di loro è peraltro in stato di arresto dall'aprile del 2018. Poi, diversi i soggetti titolari di redditi, alcuni anche per oltre 55 mila euro, che non sono stati indicati nel nucleo familiare. Infine, come già detto, alcuni intestatari di ville ed auto di lusso, tra cui uno intestatario di una Ferrari (!), oltre ad essere stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare domiciliare nell'ambito dell'operazione "Le Mille e una Notte".
Sul sito della Gdf, infine, si legge: "Il risultato conseguito testimonia l'approccio multidisciplinare e trasversale dell'azione sviluppata nelle attività di servizio dalla Guardia di Finanza, che opera diuturnamente allo scopo di
assicurare che le limitate misure di sussidio siano effettivamente destinate alle fasce più deboli e bisognose della popolazione e non siano invece preda di individui disonesti ed irrispettosi delle leggi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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