Reggio Calabria, arrestato prete pedofilo: trovati video pornografici

Arrestato con l'accusa di prostituzione minorile, sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minori. È la lunga e orribile lista di reati di cui è accusato un prete di 44 anni della Piana di Gioia Tauro, in Calabria.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica. Tutto nasce nel marzo scorso, quando una volante della polizia ha sopreso il sacerdote in compagnia di un minorenne a bordo della sua auto. In un luogo appartato e poco frequentato. La situazione ha fatto scattare immediatamente i controlli. Nell'occasione il minorenne dichiarò di aver conosciuto quell'uomo in una chat per omosessuali. Per la precisione, il prete aveva adescato il ragazzo usando l'app per smartphone "Grinder".

Si era presentato al minore come un ricercatore scientifico di 38 anni. I riscontro degli investigatori hanno chiarito che il ragazzo era stato pagato per atti sessuali. Nella perquisizione, la polizia ha sequestrato numerosi file con immagini e video omosessuali, anche autoprodotti, nei sistemi informatici del sacerdote. Inoltre sono state trovate anche chat con richieste di incontri omosessuali con soggetti minorenni o adulti, a pagamento e non, alcuni dei quali consumati.

Secondo le accuse, il sacerdote si attribuiva falsi nomi e diceva di

svolgere professioni diverse da quella effettiva e deteneva materiale pedopornografico che aveva acquisito chattando e che aveva memorizzato nei suoi smartphone di ultima generazione. Ora è in carcere in attesa di giudizio.