La regola ignorata dalle Ong, figuraccia Letta e Conte: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la carne in Sudafrica, le contestazioni a Letta e Conte leader della sinistra

La regola ignorata dalle Ong, figuraccia Letta e Conte: quindi, oggi...

- Sono stato da poco in Sudafrica. Paese bellissimo, un angolo di mondo spettacolare per chi ama la natura. Poi adesso scopro che i sudafricani sono tra i maggiori consumatori di tagli bovini al mondo, amano il barbecue e nell’ultimo anno hanno speso qualcosa come 15 miliardi nell'acquisto di carne e prodotti derivati. Dunque: massimo rispetto. Rispetto che si moltiplica dal momento in cui il governo ha vietato di chiamare coi nomi tipici dei prodotti a base di carne, tipo hamburger e salsicce, quelle diavolerie realizzate con proteine vegetali. Viva la ciccia.

- Pare che finalmente (!) nascerà una federazione apposita per il campionato di “schiaffi in faccia”. Giustamente ormai non possiamo più darli ai bambini, quindi ci sfoghiamo tra adulti. Meraviglioso

- Il problema del prof che ha dato un pugno all’alunno è questo: non esiste altro modo, a volte, per farsi rispettare. Le punizioni? Per carità. I voti bassi in pagella? Tanto poi non boccia nessuno. Non è che per caso è arrivato il momento di tornare alle bacchette?

- Non c’è niente di più inutile, nel senso di ininfluente, di una marcia della pace realizzata in un Paese che nulla può per fermare la guerra. Figuriamoci se poi se ne fanno due uguali e opposte, una a Roma e una a Milano.

- Mi viene da dire, ma nessuno lo dirà perché guai a toccare i leader progressisti, che tutti i capipartito scesi oggi in piazza (Conte e via dicendo), stiano usando le bombe sull’Ucraina come un’onda per risalire nei sondaggi. E la cosa, ve lo dico, non vi fa molto onore.

- In ritardo, e me ne scuso, ho letto la storia di quel signore norvegese che si “percepisce” donna. Non solo. Non bastando, benché sia sano come un pesce, dice di “percepirsi” disabile. Quindi se ne va in giro con la carrozzina, benché non gli serva a un fico secco. Chissà se “percepisce” un po’ degli insulti che sicuramente gli arriveranno da chi con la disabilità ci combatte ogni giorno.

- Enrico Letta ha l’incredibile capacità di non azzeccarne nemmeno una. Dopo aver votato in Parlamento tutto il votabile per armare l’Ucraina, e averlo rivendicato ai quattro venti, è da sciocchini (per non dire di peggio) presentarsi alla marcia della pace di Roma. E infatti Enrico s’è beccato una contestazione (“Guerrafondaio, filo americano, vai a casa”), con conseguente figuraccia su tutti i media. Più che dare lezioni di scienze politiche, Enrico avrebbe dovuto seguirle.

- La sinistra è messa così male che le manifestazioni di oggi hanno certificato un nuovo, incredibile, cambiamento radicale: il nuovo leader dei progressisti, dei socialdemocratici e delle sinistre tutte unite ha un nome e un cognome: il grillino Giuseppe Conte. Gli altri ciaone

- Sia lode alla mamma del ragazzino che sbeffeggiava il prof in classe. Il giovane virgulto verrà punito, come merita. Ma anche la scuola avrebbe dovuto sospenderlo. Succederà?

- Il discorso sulle Ong è semplice: la politica migratoria, così come quella estera ed economica, la decide il governo. Lo Stato, insomma. Non società private. Se dunque le organizzazioni umanitarie intendono stare al largo della Libia per soccorrere migranti, libere di farlo.

Ma debbono sapere che la loro attività non è gradita nel Belpaese, dunque vadano da chi dà loro la bandiera. Giusto? Sbagliato? Poco importa: questo hanno votato gli italiani. È una regolina semplice, e andrebbe rispettata.

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