Renzi asfalta Travaglio, la rosicata di Jebreal e La Russa: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'elezione di Ignazio La Russa al Senato, le liti nel centrodestra e l'opposizione

Renzi asfalta Travaglio, la rosicata di Jebreal e La Russa: quindi, oggi...

- direi che c’è poco da dire: di chiunque sia la colpa, il centrodestra non parte col piede giusto questa avventura di governo

- va anche detto che l'opposizione non ne esce molto meglio: qualcuno dei grillini o del Pd deve aver votato per forza di cose Ignazio La Russa. Pure lì, non se la passano bene

- parlando di cose serie, si fa per dire, oggi Domenico Fanizza - che di mestiere fa il direttore del Fondo Monetario Internazionale - ha detto che va bene sostenere la gente che ha bisogno, ma non bisogna buttare nel cesso i soldi. In sostanza: bisogna aiutare chi guida la Panda, non chi guida una Ferrari. Bene. Quello che non capisco è il motivo per cui lo consigli al prossimo governo, visto e considerato che se c’è qualcuno che ha bruciato miliardi di euro in un bonus energia indiscriminato, beh: quello si chiama Mario Draghi

- per la Corte Ue vietare il velo islamico al lavoro non è discriminazione, basta che venga vietato anche agli altri di mostrare la propria appartenenza religiosa. Ma oggi c’è il Senato, quindi la sentenza non se la fila nessuno

- comunque esiste un sinonimo, italiano, di “standing ovation”: ovazione. È pure più corto

- oh, sarà un caso. Ma ogni volta che c’è un passaggio politico, ecco la mannaia giudiziaria: arrestato il fratello di Giovanni Donzelli, uomo forte della Meloni alla Camera. Lui non c’entra niente, si tratta di indagini, ma il clamore mediatico è assicurato

- a me è piaciuto il discorso di Liliana Segre, però farei leggere alla sinistra tutta solo un passaggio. Ovvero quello in cui dice che gli elettori hanno scelto e che la maggioranza ha il “diritto-dovere” di governare. Quindi smaltite pure la bile, che tocca a Meloni stavolta

- meravigliosa battuta di Matteo Renzi indirizzata al direttore del Fatto: "Oggi è il suo compleanno che è nato lo stesso giorno di mio padre - dice a un cronista - Vorrei che tu facessi gli auguri a Marco Travaglio e che gli dica che come regalo, dato che so che lui ci teneva, il 13 ottobre ci sono in Parlamento sia Berlusconi che Renzi". Game, set, match: magico

- ha ragione Rotondi nel dire che l’elezione di La Russa è l’elezione di una destra che ha fatto un percorso in Parlamento. Sarà stato postfascista? Sicuro. Embé? È arrivato il momento di girare pagina di storia e cercare quella famosa pacificazione tanto sbandierata. In fondo, era o non era Napolitano un comunista convinto?

- il succo del discorso di La Russa sta tutto lì, nella citazione di due vittime degli Anni di Piombo, uno di destra e uno di sinistra. Significa metterci una pietra sopra. È ora che lo facciano anche i “progressisti”, smettendola di dare la caccia a un fascismo che non tornerà più

- bello il “deferente omaggio” di La Russa ai caduti di Nassiriya. Pochi altri lo avrebbero fatto

- va bene che Putin parla la “lingua del terrore”, però caro Zelensky: fai fatica a dire che la Russia rifiuta il dialogo se due giorni fa hai detto che tu al tavolo con lo Zar non ti ci siedi

- godo un po’, sarò sincero, per il fatto che Rula Jebreal abbia preso

così male l’elezione di La Russa. Però vorrei farle notare che definire “mercenari” dei senatori democraticamente eletti, senza vincolo di mandato, che votano un loro collega, non solo è poco carino. È proprio da sciocchi

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