Furto sacrilego a Bari, dove ignoti si sono introdotti nella basilica di San Nicola per rubare dalle spoglie del santo protettore della città. Bari per San Nicola ha un affetto enorme, il legame tra la città e il suo patrono mette le radici nei secoli addietro ed è indissolubile. Il rispetto che viene portato al Santo è tale che in tanti dubitano che si tratti di un barese, addirittura di un pugliese, ad aver compiuto il misfatto. Talmente è sentita la devozione nei confronti di San Nicola, che anche Lino Banfi ha deciso di esporsi in prima persona per fare un appello ai ladri davanti alle telecamere di Chi l'ha visto.
L'appello di Lino Banfi è stato molto accorato e ha fatto leva sull'empatia e sulla simpatia che il pubblico ha da sempre nei confronti dei suoi personaggi. "Mi rivolgo a voi che avete fatto questo atto che non è bellissimo... Vi prego fatelo per me: restituite tutto! Se proprio avete bisogno di queste cose o dei soldi, in qualche modo si fa. Vedrete che gli stessi baresi vi aiuteranno. Semmai lasciate una lettera scritta. Vi prego...", ha detto il popolare attore pugliese. L'intento è quello di convincere i ladri a restituire il maltolto al Santo, anche perché è molto difficile piazzare una refurtiva di questo tipo, a meno che non si tratti di un furto su commissione per una collezione privata.
Le indagini sono tutt'ora aperte e le forze dell'ordine non escludono nessuna pista per il momento. Il bottino è composto dal libro con le tre sfere d'argento e una croce con pietre preziose ma anche di un anello d'oro con gemme. Inoltre, i ladri hanno rubato anche una collana reliquiaria e il contenuto della cassetta delle offerte. "Un atto non solo sacrilego ma fortemente offensivo per la comunità di fedeli devoti di San Nicola e per la città di Bari, che intorno al messaggio del suo Santo patrono ha costruito gran parte della sua identità", ha scritto i sindaco di Bari in un post social una volta venito a conoscenza del furto.
Il primo cittadino del capoluogo pugliese ha aggiunto: "Spero che l'autore di questo gesto meschino e inqualificabile si ravveda immediatamente restituendo ai padri domenicani gli oggetti sacri. Perché non ci può essere nessuna giustificazione per chi compie un furto nel luogo che custodisce il simbolo e la storia di tutti noi".
Ovviamente, la basilica è videosorvegliata e le immagini sono già state analizzate dalle forze dell'ordine, che hanno individuato un uomo dall'aspetto giovanile, che ha divelto un'inferriata e sfondato la porta d'ingresso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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