Ricoverato il cigno Alfredo, mascotte di Arona

I cibi che gli davano le persone, pane, brioche, grissini, cracker, lo stavano avvelenando: in suo soccorso sono andati i volontari del Rifugio Miletta di Agrate Contubria

Ricoverato il cigno Alfredo, mascotte di Arona

E’ stato ricoverato Alfredo. Il cigno Alfredo, la mascotte di Arona (Novara). Mangiava troppo e male.

Lui sarà anche un golosone, ma la colpa è stata dell’uomo. Quando usciva dalle acque del lago Maggiore e passeggiava per le vie della città o sonnecchiava in piazza, come amava tanto fare, le persone gli davano di tutto, pane, grissini, brioche, forse pensando di fargli un piacere. E invece l’hanno fatto star male perché un cigno di quegli alimenti non dovrebbe nutrirsi.

Sono intervenuti quindi i volontari del Rifugio Miletta di Agrate Conturbia che hanno portato il bianco volatile al loro rifugio dove l’hanno tenuto in osservazione qualche giorno prima di liberarlo.

Nell’ultimo mese, come riferiscono gli operatori tramite la loro pagina Facebook, sono state diverse le chiamate da parte di persone preoccupate per la salute dell’uccello. “Un cigno – scrivono – non dovrebbe mai mangiare crakers, biscotti, brioches, tramezzini, panini farciti, pane e tutto quello che tradizionalmente passa per le mani delle persone che passeggiano in centro”.

Ora Alfredo sta bene. Se il cigno dovesse tornare nel centro di Arona, i volontari del Rifugio Miletta chiedono ai cittadini di rispettare i cartelli appesi che riportano il divieto di alimentare ogni genere di volatile: dar da mangiare all’animale vuol dire avvelenarlo e condannarlo a morte.

Tanti i messaggi lasciati su Facebook e

diretti ad Alfredo, come fosse uno di famiglia: “Vai Alfredo, ti aspettiamo”, “Ciao Alfredo, buona guarigione", “In bocca al lupo Alfredo” (anche se su questo lui non sarebbe d’accordo…).

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