Riforma pensioni: rinviato il vertice tra sindacati e governo

Salta per il momento il tavolo delle pensioni. L'incontro tra sindacati e goevrno per discutere della riforma e delle nuove misure che riguardano l'Ape

Riforma pensioni: rinviato il vertice tra sindacati e governo

Salta per il momento il tavolo delle pensioni. L'incontro tra sindacati e goevrno per discutere della riforma e delle nuove misure che riguardano l'Ape, il prestito pensionistico per l'uscita anticipata ha conosciuto una battuta d'arresto. Il vertice è slittato al 27 settembre. Il rinvio di fatto mostra tutti i nodi ancora non sciolti sulle modalità per l'addio anticipato al lavoro. La posizione dei sindacati è abbastanza chiara: chiedono risorse per 2,5 miliardi di euro. Il Tesoro però ha alzato un muro e non va oltre la soglia dei 2 miliardi. Per il momento palazzo Chigi prova a tenere il punto e spegando così i motivi dello slittamento del vertice: "Una settimana in più può tornare utile. Abbiamo fatto un buon lavoro e la ricalendarizzazione dell’incontro consentirà un approfondimento ulteriore. Serve un lavoro fatto bene tra governo, Inps, Inail e tutti gli enti interessati in modo di avere tutti i numeri in mano. E poi potremo decidere. Non vogliamo fare degli esodati dell’Ape", ha spiegato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Poi ha aggiunto: "Alla fine il governo avrà il dovere e la responsabilità di prendere una decisione. il Parlamento da parte sua prenderà le sue decisioni sulla base del bilancio dello Stato". Insomma a quanto pare il governo teme di non avere in cassa le risorse necessarie per far partire la riforma.

I sindacati per il momento restano alla finestra: "Avanti con il confronto con il governo sui tavoli pensioni e lavoro e avanti con il dialogo con Confindustria sulla riforma del modello contrattuale", ha affermato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

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