Riina, Costanzo: "Non gli perdono di aver cercato di uccidere me e Maria"

Maurizio Costanzo molto duro su Totò Riina:"Non gli perdono che avrebbe potuto uccidermi, e accanto a me mia moglie e il mio autista, nell'attentato di via Fauro''

Riina, Costanzo: "Non gli perdono di aver cercato di uccidere me e Maria"

"Non gli perdono che avrebbe potuto uccidermi, e accanto a me mia moglie e il mio autista, nell'attentato di via Fauro''. Questo il commento di Maurizio Costanzo dinanzi alla notizia della morte di Totò Riina,"un uomo anziano, malato, in carcere da molti anni".

''Lo ripeto" aggiunge Costanzo che ribadisce:"non gioisco certo della morte di Totò Riina. Ma non bisogna mai abbassare la guardia. Perché tutto può ricominciare''. Era il 14 maggio del 1993 quando Costanzo fu vittima di un'azione dinamitarda in via Fauro con l'esplosione di un'autobomba. Il conduttore era in auto insieme alla moglie Maria De Filippi ma i due rimasero illesi solo per miracolo.

Chi azionò l'ordigno schiacciò il pulsante del telecomando con un leggero ritardo perché aspettava il presentatore su un'Alfa Romeo 164 mentre, invece, apparve una Mercedes non blindata, alla cui guida era l'autista Stefano Degni.

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