Rimini, la ragazza stuprata: "Volevano attaccare bottone ma poi mi hanno portato a riva"

Mentre prosegue la caccia al branco che ha stuprato una donna e una trans a Rimini, il racconto che la prima delle due vittime, la giovane polacca di 26 anni, ha fatto agli inquirenti è da brividi

Rimini, la ragazza stuprata: "Volevano attaccare bottone ma poi mi hanno portato a riva"

Mentre prosegue la caccia al branco che ha stuprato una donna e una trans a Rimini, il racconto che la prima delle due vittime, la giovane polacca di 26 anni, ha fatto agli inquirenti è da brividi. "Prima volevano attaccar bottone, poi siamo andati sulla sabbia, hanno picchiato il mio amico e mi hanno portato in riva al mare per…", si legge sul Corriere della Sera.

La ragazza è stata violentata ripetutamente. L'amico polacco ha raccontato: "Cercavo di capire cosa volevano quei ragazzi, quando l’ho capito è stato troppo tardi, mi hanno colpito con una bottiglia…", ha detto.

Al Bagno 30, teatro della violenza inaudita, un cartello

recita: "Vietato l’accesso dalle ore 1 alle ore 5". Ma il gestore spiega: "Ma figurati se non ci va nessuno. È tutto aperto, qui come negli altri bagni. E poi se anche qualcuno viola il divieto non è prevista alcuna multa".

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