La rincorsa alla Juventus fa il gioco della Juventus. Ogni volta che la fermano, le possibili avversarie si fermano a loro volta. È successo dopo la prima sconfitta, quella a Milano contro l'Inter. Il Napoli vince e rosicchia due punti. La settimana dopo, il Napoli pareggia a Genova e i due punti rosicchiati evaporano. È successo dopo la seconda sconfitta, quella a Milano col Milan. Altri due punti rosicchiati, stavolta dallo stesso Milan, dalla Roma - non dal Napoli che perde con l'Atalanta. Turno successivo: il Milan perde 3-0 a Genova. Un altro turno, ovvero ieri: la Roma pareggia a Empoli. Sembra in sostanza il campionato del «vorrei ma non posso», con la Juve che è tranquillamente prima anche quando sembra che qualcuno possa raggiungerla. Il risultato secondario è che la classifica si accorcia dal basso: la Lazio che ieri ha battuto il Sassuolo ha praticamente raggiunto Roma e Milan e Napoli. L'Atalanta è lì a un passo. Cinque squadre in quattro punti.
Anche all'estero le classifiche si accorciano, ma il fenomeno è diverso: pensate all'Inghilterra, dove chi insegue invece approfitta sempre degli errori di chi sta davanti.
L'hanno fatto l'Arsenal e il Liverpool che hanno raggiunto il Manchester City, l'ha fatto il Chelsea di Conte che sembrava a un passo dal licenziamento e invece è a un punto dalla testa della classifica. C'è arrivato con quattro vittorie di fila, ovvero con la continuità.
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