Roma è in ginocchio e il Giubileo non la sta risollevando. Tra disservizi del trasporto pubblico, cantieri ancora aperti e i rifiuti che infestano la città, gli attentati di Parigi hanno assestato un brutto all'Anno Santi. Sono i pochi i fedeli in fila nelle basiliche, le piazze sono semideserte e i negozi sono vuoti. Come racconta il Fatto Quotidiano hotel, bed & breakfast, case vacanze e ristoranti sono i primi a pagarne lo scotto.
Oltre il 70 per cento delle imprese romane, secondo uno studio della Confcommercio Roma, pensa che il Giubileo non sarà un'occasione per migliorare la propria attività, mentre 6 su 10 temono profitti invariati per il 2016. "L' annuncio dell' evento aveva creato molte aspettative, più passa il tempo più le imprese stanno perdendo la speranza", ammette sconsolato Rosario Cerra, presidente dell' associazione di categoria. Max, titolare di un chiosco bar in viale Giulio Cesare, a due passi da San Pietro, racconta di aver rilevato il locale a maggio perché "ci aspettavamo tutti di trovarci invasi da pellegrini e invece l' 8 dicembre è stata la peggiore giornata da quando ho aperto". Secondo la Confesercenti, dopo i fatti di Parigi, nei ristoranti della Capitale le prenotazioni sono calate quasi del 30 per cento.
Federalberghi Roma, invece, stima un -5% di prenotazioni rispetto a un anno fa."Il momento è negativo, la combinazione allerta terrorismo e Giubileo ha prodotto il 5 per cento di cancellazioni, rallentano anche le prenotazioni per i prossimi mesi", spiega Annamaria dell' Hotel Mozart, vicino a piazza di Spagna. "La notte tra l' 8 e il 9 dicembre - prosegue - avevamo 30 camere disponibili su 56. Difficile attrarre turisti in una città che non programma servizi per loro. A pochi giorni dal Capodanno ancora non sappiamo chi suonerà al concerto di piazza. Che pacchetti vendiamo?".
Lo Scout Center di piazza Bologna è un ostello da 130 posti letto che il giorno prima dell'apertura della Porta Santa aveva solo occupati. Emma, titolare di un b&b in piazza Risorgimento, dice: "Il giorno dell' apertura non avevo proprio clienti, è un dicembre peggiore alla media, speriamo nella stagione primaverile".
Borgo Pio, la strada pedonale della ristorazione papalina è in crisi perché, come spiega un gelataio, "le misure di sicurezza non ci favoriscono, il percorso stabilito per i pellegrini qui non li fa più transitare" "La paura degli attentati ha fatto fuggire tutti, se solo penso che per esequie di Papa Wojtyla mi sono fatta aiutare dalla forza pubblica per chiudere il negozio, tanta era la gente in strada", racconta invece una farmacista.
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