Mentre Enrico Letta nella registrazione di Porta a porta dichiarava che "dobbiamo capire che in molti campi probabilmente c'è bisogno di manodopera che viene dall'immigrazione", su Rete 4 si accendeva la discussione tra Maurizio Gasparri e Modou Gueye, mediatore culturale. A Dritto e rovescio, infatti, tra i temi della puntata c'era l'emergenza immigrazione. Nel programma di Paolo Del Debbio ci si è interrogati sull'effettiva capacità di accogliere del nostro Paese, tra pandemia e gravissima crisi economica.
Al centro della discussione il nuovo bando di Luciana Lamorgese destinato alla gestione dei centri di accoglienza nel nostro Paese. Si tratta di una nuova iniezione di fondi che non fa altro che tamponare l'emergenza senza trovare una soluzione. "Il punto è questo: tirino fuori i soldi per aiutare lo sviluppo in Libia. Ricordiamo il patto italo-libico, lo ha scoperto recentemente anche Di Maio, lo aveva fatto uno che si chiama Silvio Berlusconi per dire creiamo lavoro e non li facciamo partire", ha sbottato Maurizio Gasparri di Forza Italia.
Immediata la replica del mediatore culturale, in disaccordo con il senatore: "Il problema non è la Libia, sono i Paesi di partenza". Maurizio Gasparri, però, non ha fatto in tempo a rispondere e a spiegare il suo pensiero, perché Gueye ha iniziato a parlargli sopra, sovrapponendosi al senatore senza rispettare le regole del dibattito. "Mi dai il permesso di parlare? Vorrei finire di parlare. Ma guarda che intolleranza… Ma posso parlare?", ha detto a un certo punto Gasparri visibilmente innervosito. È dovuto intervenire il conduttore per ristabilire l'ordine nella discussione, dando nuovamente la parola al senatoe.
"Noi abbiamo degli Imam provocatori in Italia che vengono tollerati. Abbiamo un’invadenza eccessiva, basti pensare al caso drammatico della ragazza pakistana probabilmente uccisa, non c’è diritto all’invasione", ha spiegato Gasparri. Un concetto non condiviso a Modou Gueye, che ha continuato a mostrare il suo dissenso durante l'esposizione di Gasparri, finché il senatore non si è reso conto dei gesti del suo interlocutore e ha nuovamente sbottato: "Ma tu non sei il padrone in casa nostra, mi devi fare parlare tu sei un razzista, violento e provocatore. Tu mi impedisci di parlare, dovete andare a casa vostra. Guarda che tolleranza, ma io posso parlare?".
Nello studio di Dritto e rovescio, con gli animi surriscaldati, il mediatore ha alzato la voce per sovrastare quella di Maurizio Gasparri, che nel frattempo continuava a chiedere l'intervento del conduttore. Davanti alle continue rimostranze di Gueye, Gasparri ha quindi concluso: "Noi abbiamo accolto milioni di persone abbiamo speso soldi non possiamo più accogliere questa gente che ammazza le proprie figlie. Sono dei razzisti in casa nostra che fanno i prepotenti con i soldi dello Stato italiano anche dentro le televisioni italiane.
Come questo qui, come si chiama Gueye che viene qui a farci lezioni a spese nostre a casa nostra. Amico delle Ong che riempiono di immigrati che rubano in Italia e che fanno una politica assurda, vada ad aiutare il suo Paese a crescere e non faccia il moralista in Italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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