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"I Dpcm? Sono illegittimi". Battaglia legale per i ristoratori multati

L'iniziativa dell'avvocato Valerio Verni, impegnato nella lotta alle mafie etniche e nostrane, che si schiera al fianco di ristoratori e commercianti vessati da quasi un anno di Dpcm

"I Dpcm? Sono illegittimi". Battaglia legale per i ristoratori multati

"A disposizione dei ristoratori che ieri sera, per disperazione, si sono opposti al regime sanitario". È quanto ha detto l’avvocato Marco Valerio Verni, noto per essere il legale della famiglia di Pamela Mastropietro e zio della studentessa romana barbaramente uccisa e fatta a pezzi a Macerata da Innocent Oseghale, come confermato dal giudizio d'appello conclusosi sul finire dello scorso anno ad Ancona.

Quella di Verni è una iniziativa di vicinanza morale e simbolica a una forma di protesta civile, messa in atto da tanti ristoratori vessati dalle nefaste conseguenze di quasi un anno di chiusure.

"Ho deciso di schierarmi al fianco dei ristoratori, perché è ammirevole la loro dignità nel far valere i propri diritti. La loro – dice Verni al Giornale.it– è una forma di protesta pacifica e civile, non paragonabile ai disordini generati da coloro che scendono in piazza solo con l’esclusivo scopo di creare tafferugli".

Per l’avvocato Verni, attraverso la legge, si può dimostrare l’illegittimità di questi provvedimenti adottati nei confronti di chi vuole solo lavorare per il sostentamento della propria attività e della propria famiglia.

Perché questi provvedimenti sono illegittimi?

"A dire che sono illegittimi ci hanno pensato costituzionalisti del calibro di Sabino Cassese ed altri. Attraverso un Dpcm non si possono limitare diritti costituzionalmente garantiti e libertà individuali".

Da quasi un anno ristoratori, palestre, attività commerciali in genere, stanno subendo il peso di provvedimenti poco chiari che hanno letteralmente messo in ginocchio i commercianti. In molti, infatti, quelle saracinesche non le hanno più rialzate già dopo il primo lockdown.

È utile, secondo lei, la strategia messa in campo dal Governo per arginare il diffondersi dei contagi?

"Ho molti dubbi. È da quasi un anno che subiamo chiusure e restrizioni e che vediamo le nostre imprese andare sul lastrico, senza alcun risultato. Uno studio pubblicato nel dicembre 2020, della John Hopkins University, pone l’Italia tra i paesi al mondo con più alta mortalità da Coronavirus ogni centomila abitanti. Chiudere ristoranti e palestre non è stato utile per nessuno, al contrario, ha contribuito alla morte di quelle attività. Al di là della legittimità o meno del provvedimento, il Governo avrebbe dovuto mettere in atto azioni valide tese a sostenere queste categorie e non lo ha fatto".

A quali conseguenze andiamo incontro?

"Indubbiamente questa situazione non fa che andare a vantaggio delle organizzazioni criminali e delle mafie. Chi va in crisi potrebbe ricorrere a prestiti da parte di organizzazioni criminali per poi dover restituire il tutto a tassi usurari e in quel caso le prospettive sono due: l’azienda viene acquisita dalla criminalità o l’esercente è condannato ad estinguere un debito che non finirebbe mai, vivendo sotto ricatto. Le mafie stanno probabilmente godendo della possibilità di mettere in campo un vero e proprio welfare sociale provvedendo ad elargire prestiti. Senza considerare, per altro verso, le acquisizioni delle nostre aziende, da parte di quelle estere, cinesi in primis".

Per questo motivo, l’avvocato Marco Valerio Verni, negli ultimi anni impegnato nella lotta alle mafie nostrane ed etniche, ha deciso di aiutare i ristoratori a far valere i propri diritti, evitando che questi possano cadere nella trappola dell’usura a causa delle conseguenze derivanti dalle disposizioni imposte dai Dpcm e dalle sanzioni elevatissime da parte delle forze dell’ordine.

In quanto a queste ultime, chiamate a sanzionare i trasgressori e spesso percepite come repressori della libertà altrui, Verni sostiene che "la legge deve essere libertà e non schiavitù. Il motto della Polizia è sub lege libertas e non sub lege servitus.

Questo gli uomini in divisa lo sanno, forse però, sfugge al governo, che consegna nelle mani di lavoratori, i poliziotti e i carabinieri, una patata bollente figlia dell’incapacità politica più infausta degli ultimi tempi".

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