Stava facendo alcuni lavori di ristrutturazione nella villa di famiglia quando ha trovato un vero e proprio tesoretto. "Banconote da 500mila, 100mila e 50mila lire e due buoni del tesoro del valore di 50 milioni di lire l'uno. Per un totale di circa 150 milioni di lire", ha raccontato alla Gazzetta del Mezzogiorno l'uomo indigato perché la valuta è fuori circuito dal 2002 e nessuna banca vuole cambiargli i soldi.
Peccato però che la notizia, circolata in tutta Italia, sia una bufala, lanciata dallo stesso protagonista della storia. "L’uomo, che si diverte evidentemente a raccontare in giro frottole pazzesche per quanto verosimili, questa volta si è presentato con il nome di Giuseppe De Ruvo, ha contattato le nostre redazioni di Brindisi e di Potenza, millantando perfino di aver fatto una causa alla Banca d’Italia.
Inutile dire che abbiamo provato a ricontattare il fantomatico De Ruvo, o dovremmo chiamarlo Giovanni Renzi al suo numero di telefono 3713144**. Peccato che scatti sempre la segreteria telefonica", hanno spiegato dalla Gazzetta.
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