Rita Dalla Chiesa: "Riina? Non è una morte consolatoria"

La conduttrice: "La sua morte è arrivata a 87anni mentre gli uomini dello Stato che ha ucciso erano tutti uomini che nella loro vita non hanno potuto proseguire nei loro affetti"

Rita Dalla Chiesa: "Riina? Non è una morte consolatoria"

"Sto parlando sull'onda dell'emozione perché c'è emozione, ma devo dire che questa non è una morte consolatoria". Rita Dalla Chiesa, conduttrice e figlia del generale Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, commenta a Mattino Cinque la morte di Totò Riina. "La sua morte è arrivata a 87anni mentre gli uomini dello Stato che ha ucciso erano tutti uomini che nella loro vita non hanno potuto proseguire nei loro affetti, nei loro interessi, nello stare vicini a mogli, figli e nipoti", continua Dalla Chiesa.

Che poi aggiunge: "La prima cosa che mi è venuta in mente è che quest'uomo ha costruito un potere che non gli servirà più.

Il mio dolore è banale da descrivere, ma è lo stesso che hanno provato i Falcone, i Borsellino, è lo stesso che ha provato Rosaria (Costa, moglie dell'agente Vito Schifani, ndr) quando in chiesa diceva "non cambiano", e aveva ragione, ogni volta che io vedo quelle lacrime piango".

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