Rocca di Papa, è morto anche il sindaco eroe

Il primo cittadino di Rocca di Papa è morto ieri sera a seguito di una crisi respiratoria e dalle gravi infezioni delle lesioni riportate nell’incendio. La scorsa domenica era deceduto anche Vincenzo Eleuteri, delegato del sindaco

Rocca di Papa, è morto anche il sindaco eroe

Emanuele Crestini, sindaco di Rocca di Papa, è morto. A comunicare la notizia è la Asl Roma 2 in una nota.

"Il sindaco di Rocca di Papa è deceduto. Nelle ultime ore le sue condizioni si erano aggravate a causa di una sopraggiunta crisi respiratoria e dal quadro derivante dalle infezioni delle lesioni riportate dovute alla lunga permanenza nel luogo dell'incendio. Si esprime un sentimento di profondo cordoglio ai famigliari e tutta la comunità di Rocca di Papa", si legge nel comunicato.

Il primo cittadino, rimasto coinvolto nell’esplosione del palazzo del municipio, era ricoverato al centro Grandi ustioni dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma.

Crestini, che aveva riportato ustioni sul 35% del corpo, è morto da vero eroe. Il sindaco, insieme al suo delegato, era stato l'ultimo a lasciare l'edificio, dopo aver fatto uscire dipendenti, consiglieri e cittadini.

L'esplosione era stata provocata dalla dispersione di gas dovuta al danneggiamento di una tubazione del gas nel corso di lavori sulla pavimentazione prospiciente lo stesso palazzo. Il grave incidente aveva provocato anche 16 feriti, tra cui tre bambini.

"E' morto il sindaco Crestini. E’ morto perché è uscito per ultimo dal comune in fiamme per accertarsi che tutti fossero in salvo. E’ morto per il senso del dovere, per amore di quel luogo sacro che sono le istituzioni. Un esempio, un uomo che non ha avuto timore per la propria vita. Un eroe. Alla sua famiglia, a tutta la comunità di Rocca di Papa la nostra vicinanza". È quanto ha scritto in una nota il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini.

Emanuele Crestini è la seconda vittima dell’incidente.

La scorsa domenica era deceduto anche Vincenzo Eleuteri, delegato del sindaco. L’uomo era morto a causa della permanenza prolungata a contatto con i gas tossici del fumo e le particelle solide dell'incendio avevano determinato un grave danno alle vie respiratorie.

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