Rom, cena al ristorante da 4mila euro senza pagare il conto

A Udine un ristoratore ha sporto denuncia contro una famiglia di rom che aveva banchettato nel suo locale per oltre 4mila euro senza pagare

Rom, cena al ristorante da 4mila euro senza pagare il conto

Un ristoratore di Udine ha sporto denuncia contro una famiglia rom che aveva banchettato nel suo locale allontanandosi senza pagare un conto di ben quattromila euro.

Il 6 agosto si sono presentate due persone per concordare la cena di compleanno per la figlia sedicenne, con un menu a prezzo fisso concordato per sessanta euro a persona. Una sessantina gli invitati, 5mila euro il budget complessivo.

Il giorno seguente è ritornato un gruppetto più nutrito per "assaggiare" il pasto, lasciando il locale senza pagare e assicurando che il conto sarebbe stato saldato al momento della festa.

Che, come previsto, è stata celebrata in grande stile, con un banchetto degno del Satyricon di Petronio. "Il menù è ricco e variegato - riferisce il quotidiano locale Il Messaggero Veneto - insalata di mare, cozze e vongole, branzino marinato, spaghetti allo scoglio e risotto di pesce, branzino con patate e olive, grigliata di carne, patate al forno e gamberoni alla busera."

"La tavolata viene preparata con “cascate” di frutta fresca, ananas e banane. Un pranzo luculliano. Le prime pietanze vengono servite alle 17, le ultime poco dopo l’una di notte. I clienti consumano anche quattro fusti di birra, 40 bottiglie di coca cola da litro, quasi quattro bottiglie di amaro e whisky con il gran finale: una torta di dieci chili."

Dopo nove ore di bagordi, ssotto l'effetto dell'alcol, i rom hanno anche iniziato ad invitare al banchetto anche le persone che passavano per la strada, facendo lievitare il conto fino all'astronomica cifra di 4233 euro.

Al momento di pagare, racconta però il titolare del ristorante "l'Autocentro", "il padre della festeggiata mi ha detto che i soldi se li era portati via la moglie e che sarebbe passato il giorno seguente con un suo amico di

Pordenone. Gli abbiamo spiegato che non potevamo fare una cosa del genere, ma lui si è alterato dicendo che è un uomo d’onore."

Al titolare non è rimasto che sporgere denuncia ai carabinieri.

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