Roma, 1.235 euro per una cena di pesce

Sette turisti thailandesi: "Nel conto 900 euro di pesce mai richiesto né mangiato". Ma il proprietario del locale ha una versione differente

Roma, 1.235 euro per una cena di pesce

Un conto salatissimo che non è andato proprio giù. Sette turisti thailandesi hanno speso 1.235 euro per una cena di pesce, in un ristorante di Roma. Una volta usciti dal locale, i clienti si sono recati al Commissariato Trevi Campo Marzio per denunciare il proprietario del locale, il ristorante Al Presidente di via In Arcione, a due passi da Fontana di Trevi. In base a quanto raccontato dalle "vittime", il conto sarebbe stato gonfiato da 900 euro a causa di 15 chili di pescato mai richiesti e mai consumati. "Nel locale ho ordinato alla carta una porzione di prosciutto e melone, un’impepata di cozze, linguine di mare e spaghetti alle vongole. Più acqua e vino. A quel punto ci ha consigliato di farci assaggiare altro pesce e, nonostante il diniego mio e degli altri commensali, l’oste ha insistito e poco dopo ci ha portato del pesce in tavola. Ma né io né i miei amici abbiamo mangiato questo pesce, perché eravamo già sazi.

L’uomo che ci ha servito però ci ha portato il conto: 1235,50 euro, di cui 900 euro per il pesce non richiesto, che loro avevano quantificato in oltre 15 chili di pescato e che assolutamente non ci sono stati portati, avendo visto noi solo una cernia di media grandezza e alcuni gamberi e ostriche”, ha denunciato uno dei clienti. Diversa la versione del proprietario del locale che ha spiegato che tutto il pesce portato al tavolo era stato richiesto e consumato dai clienti.

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