Una strada sconnessa, delle strisce sbiadite accompagnate da dei cartelli sbilenchi e una telecamera riaccesa dopo 12 anni: sono questi gli ingredienti perfetti per accumulare con contravvenzioni un tesoretto da 23 milioni e 750mila euro.
Corsia d'oro per le multe
Siamo a Roma, sulla strada tra l’uscita dell’A24 e la stazione Tiburtina. In quei 500 metri il Comune di Roma, con una avviso sul sito web comunale, ha riaperto "la corsia preferenziale su via di Portonaccio verso via Tiburtina". Allegato all'informativa anche una dichiarazione dell’assessora alla Mobilità e Trasporti, Linda Meleo: "Spazio dunque e viabilità protetta per le linee bus che la percorrono per una maggiore efficienza del servizio".
Così l'occhio assopito della telecamera si è riacceso sull'unica orsia esistente diventata off limits per le auto, come precisa Il Corriere della sera. Ed è pure stato collegato con l’ufficio contravvenzioni. Conseguenza? Una pioggia di multe che manda su tutte le furie i residenti e cittadini: "Ma la segnaletica era sempre quella: un cartello di divieto di transito nascosto tra i rami degli alberi e un altro con il disco rosso ripulito, spostato di due metri sul marciapiede". Il coro contro quell'occhio maledetto che svuota i portafogli è arrivato a contare 13mila romani e non che si sono uniti nel gruppo Facebook Uniamoci contro le multe di via di Portonaccio.
Ma facciamo un rapido conto: ogni multa è del valore di 95 euro, moltiplichiamola per le 250mila fatte. Così arriviamo rapidamente a 23 milioni e 750mila euro. In soli due mesi. Una cifra che sfiora l'ammontare totale delle multe di un anno al varco Ztl del centro storico di Roma, che secondo le fonti ufficiali ammonta a circa 100 milioni per le casse del Campidoglio, afferma il Corriere della Sera. "Una truffa legalizzata"; "Ci sono cinque-seimila euro da pagare in alcune famiglie"; "Io non dormo la notte, è più di uno stipendio al mese": gridano i cittadini.
La rabbia dei cittadini
Con loro Annalisa Liberatori, Leandro Casini e Luca Cardia, che si sono attivati per difendere i cittadini: "Le strisce bianche e gialle a terra ben visibili sono state verniciate solo il 12 luglio, abbiamo le foto", mentre l'avviso dell'attivazione della corsia preferenziale è del 20 aprile, corretta poi il 2 maggio. Il comitato di cittadini a giugno ha raccolto documenti e foto per inviarli con l’istanza di annullamento delle multe in autotutela.
Una richiesta che si è trasformata in una mozione alla sindaca Virginia Raggi e votata all’unanimità in Campidoglio a fine giugno. Ma c'è un problema: secondo la legge una multa può essere cancellata solo dal giudice di pace o del prefetto, dopo aver accolto il ricorso delle persone multate, singolarmente. Secondo Codacons, Codici e gli studi legali privati corsi a offrire sostegno ai multati: "L’anomalia consta nell’inadeguata informazione degli utenti".
Oltre alle foto e alla documentazione presentata i cittadini sottolineano che "Il 10 luglio il sito di Atac dichiarava ancora percorribile con le auto via di Portonaccio". Insomma gira che rigira il danno è sempre al cittadino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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