Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha chiesto una relazione urgente al 118 di Roma per acquisire informazioni dopo l’allarme lanciato dal direttore del 118 Livio De Angelis sulla situazione dei soccorsi alla luce delle tante ambulanze bloccate negli ospedali.
Ma per quale motivo si è arrivati a questa situazione? De Angelis racconta "che da ieri sera abbiamo circa il 20% delle ambulanze ferme, bloccate ai pronto soccorso perché lì non ci sono letti dove mettere i pazienti e devono usare le nostre barelle. Così si rischia il collasso, non abbiamo più mezzi da usare nella fascia di punta e i pochi disponibili sono destinati solo ai codici rossi". Il problema, dunque, è nella carenza di posti letto nelle strutture sanitarie.
"Complessivamente - prosaegue De Angelis - abbiamo a disposizione massimo circa 100 ambulanze per tutta la provincia di Roma e alle 12.45 ne avevamo 23 bloccate. È un problema vecchio che non dipende da noi e l’ho denunciato altre volte: abbiamo aggiunto altre barelle e ambulanze, ma anche queste in poco tempo vengono bloccate".
"Facciamo 1.500 soccorsi al giorno e senza barelle non possiamo lavorare. Le ambulanze devono essere liberate e rese operative per assistere la gente che sta fuori l’ospedale, che non ha nessuno che la soccorre. In questo momento la capacità assistenziale del 118 di Roma viene limitata enormemente e i compiti istituzionali resi con enorme difficoltà. È un problema molto serio: non possiamo intervenire sui codici meno gravi e su tutto quello che esita dal banale. Potrebbe succedere anche qualcosa che mai deve succedere", conclude De Angelis.
La presidente della Regione Lazio,
Renata Polverini, ha convocato il direttore generale dell’Ares 118, Antonio De Santis, e il direttore della Centrale operativa di Roma, De Angelis. Lo comunica una nota dell’ufficio stampa della Regione Lazio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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