Un bengalese la voleva stuprare, allora ha preso il suo coltellino multiuso e lo ha usato per ferire l'aggressore alla gamba. È successo lunedì scorso a Roma, in zona Talenti. Vittima del tentativo di violenza sessuale una ragazza scout di nemmeno 17 anni che da quel giorno, in base a quanto riferiscono amici e conoscenti, non esce più di casa.
Sembrava una serata come tutte le altre. La ragazza, descritta dai conoscenti come una persona decisa e già responsabile (è già istruttrice di bambini e adolescenti), era uscita dalla sua abitazione intorno alle 23.30 per vedersi con alcune amiche. Poi, al ritorno a casa, le molestie sempre più spinte di un bengalese di 28 anni, Mohammed Mumun Karim.
A un certo punto l'uomo l'ha toccata più volte e la ragazza non ci ha visto più: preso dalla zaino il suo fedele coltellino multiuso, lo ha usato per accoltellare l'aggressore alla gamba. L'uomo, che ha rischiato di vedersi recisa l'arteria femorale, è stato curato all'ospedale Sandro Pertini. Subito dopo essere stato dimesso, la polizia lo ha trasferito nel carcere di Regina Coeli.
"Mi ha aggredito e mi sono difesa", il racconto della ragazza alle forze dell'ordine avvertite dalla madre (anche lei poliziotta), dopo che la figlia le aveva telefonato da piazza Monte Gennaro - nei pressi delle case popolari del Tufello - per spiegarle la brutta esperienza che aveva appena avuto.
L'arresto del bengalese è stato convalidato dal gip, mentre il pm responsabile del fascicolo, Pantaleo Polifemo, ritiene credibile la versione della giovane.
Il racconto della 17enne, infatti, sarebbe avvalorato dalle
immagini riprese da una telecamera di sorveglianza di due banche situate nei pressi del luogo dell'aggressione. Ma il fascicolo sarà comunque trasmesso al Tribunale dei minorenni per verificare la posizione della ragazza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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