Roma, blitz contro Fiano sotto l'obelisco "Dux"

"Apri bocca e gli dai Fiano. La storia non si cancella". Gli attivisti del Foro 753 contro Fiano: ieri notte flash mob ai piedi dell'obelisco del Foro Italico

Roma, blitz contro Fiano sotto l'obelisco "Dux"

Nonostante la clamorosa piroetta con cui, ieri, ha sconfessato le parole dette qualche giorno fa ai microfoni di Radio24, l’onorevole dem Emanuele Fiano si è ormai inimicato l’intera galassia della destra radicale riuscendo, momentaneamente, a rubare la scena persino alla odiatissima “compagna” di partito Laura Boldrini. Così, a poche ore dal passaggio alla Camera della pdl sull’apologia di fascismo che porta il suo nome, il deputato incassa il primo flash mob. Quello inscenato dal movimento romano Foro753 ai piedi dell’obelisco mussoliniano del Foro Italico.

Proprio sotto al monumento di marmo su cui giganteggiano le parole “Mussolini Dux”, da mesi al centro delle mire “iconoclaste” della sinistra democratica che in più occasioni ha ventilato l’ipotesi di rimuoverle, una manciata di attivisti di via Beverino 49 ha acceso delle torce e srotolato uno striscione dove, a chiare lettere, si legge: “Apri bocca e gli dai Fiano. La storia non si cancella”.

Di “spirito talebano” aveva parlato anche il vice presidente di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, in un’intervista rilasciata a Il Primato Nazionale. Mentre Roberto Fiore, numero uno di Forza Nuova, tramite il suo account Twitter aveva accusato l’esponete dem di “aizzare la folla isterica degli iconoclasti moderni” evocando così le “scene lugubri dei miliziani dell’Isis in Medio-Oriente”.

Ma se, per ora, l’abrasione dell’effige del duce sembra esser scongiurata, al vaglio del Parlamento c’è una proposta di legge che molti ritengono liberticida. “La nostra protesta - spiega il Foro753 in una nota diffusa stamani - non nasce certo dal nostalgismo o da improbabili affezioni a gadget o santini del passato, ma pensare di imporre per legge cosa si deve o non si deve pensare, cosa si deve o non si deve leggere e ciò di cui si può o non si può parlare è inaccettabile e allo stesso tempo surreale”.

“Noi - si legge ancora nella nota - siamo quello che siamo e le iniziative che portiamo avanti tutti i giorni, dal volontariato al sociale, allo sport, alla cultura non si possono fermare per legge. La militanza di migliaia e migliaia di giovani e meno giovani in tutta Italia ha radici lontane, basata su valori che hanno attraversato la storia, che sono antecedenti al fascismo (del quale siamo orgogliosamente fieri) e che continueranno ad esistere nel tempo”.

“Per questo caro Fiano e caro Pd - concludono dal Foro -

la storia non si può cancellare. Volete abbattere le idee per sostituirle con l’I-phone, per un patetico tentativo di mascherare la vostra manifesta incapacità di governare l’Italia? Non sarà possibile. Avete già perso.”

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