Roma, il prefetto annulla la trascrizione dei matrimoni gay

Il prefetto chiede di cancellare la trascrizione, il sindaco di Roma rigetta l'ordine

Roma, il prefetto annulla la trascrizione dei matrimoni gay

Come promesso, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha inviato a Ignazio Marino un atto per l'annullamento delle trascrizioni dei sedici matrimoni gay contratti all'estero e trascritti dal primo cittadino. Il sindaco della capitale, in precedenza, aveva affermato che "se fosse stato un autografo e se fosse stato illegittimo sarebbe stato annullato dal prefetto, cosa che non è accaduta". "L'unico motivo per cancellarlo - aveva poi aggiunto - è l'ordine pubblico e io non voglio sorridere ma sarà più pericoloso per l'ordine pubblico lo spaccio o due persone che si amano?". Adesso il prefetto ha deciso per l'annullamento.

Ma Marino non ci sta: "Abbiamo dato mandato ai nostri uffici di fare un approfondimento", ha ribattuto, "In questo momento non accettiamo l’ordine del prefetto di Roma di cancellare le trascrizioni già avvenute. Uno dei motivi che il prefetto indica è quello legato ad una legge nel nostro Paese che dice non devono essere trascritti matrimoni celebrati all’estero se questa trascrizione è pericolosa per l’ordine pubblico. Io sinceramente non riesco a cogliere quale pericolo possa costituire l’esistenza di una coppia che si ama e ha dichiarato il proprio amore".

Già ad Udine il prefetto aveva annullato la trascrizione del matrimonio omosessuale, provocando il disappunto del primo cittadino: "Personalmente - ha affermato Furio Honsell - sono rimasto molto dispiaciuto e colpito da questo atto, che, per altro, ritengo non abbia nessun valore giuridico in quanto sulla base della legge che disciplina lo stato civile l'annullamento può essere disposto unicamente per decreto di un tribunale".

Mentre a Milano il prefetto tronca qualche giorno fa aveva inviato una lettera al sindaco Giuliano Pisapia chiedendo di cancellare le trascrizioni dei matrimonio omosessuali: "È la legge che impone al sindaco la trascrizione dei matrimoni anche omosessuali che sono stati celebrati all'estero e che sono legittimi sulla base dello Stato dove c'è stato il matrimonio", ha detto il primo cittadino di Milano.

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