Roma, tangenti sugli appalti: arrestati 7 funzionari pubblici

Inchiesta della procura riguarda 33 gare per complessivi 16 milioni di euro per la manutenzione di strade e infrastrutture nella capitale

Roma, tangenti sugli appalti: arrestati 7 funzionari pubblici

I Carabinieri del Comando Tutela dell’Ambiente, in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Roma, stanno eseguendo sette arresti ed una serie di perquisizioni a carico di altrettanti pubblici funzionari appartenenti ai Municipi del Comune di Roma, al Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) di Roma Capitale nonchè all’Ospedale San Giovanni Addolorata nell’ambito dei lavori per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e delle infrastrutture degli enti in questione. Secondo gli investigatori, "gli accordi presi tra gli imprenditori ed i funzionari incaricati di sorvegliare il corretto andamento dei lavori comportavano la dazione di cifre che nel tempo variavano da poche migliaia di euro sino ad oltre 100mila euro, pertanto nell’ordine del 3-4% del valore dell’appalto stesso. La sistematica reiterazione della condotta corruttiva ha permesso di evidenziare almeno 33 gare d’appalto per un valore complessivo di oltre 16 milioni di euro e per le quali sarebbero stati versati solo negli ultimi due anni, complessivamente 650 mila euro di tangenti".

I funzionari destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare sono Francesco Pantaleo e Stefano De Angelis, del dipartimento S.I.M.U. (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) di Roma Capitale; Roberto Brondi, Piero Seguiti, Doriano Carbonari e Paolo Fornaciari, impiegati rispettivamente dei Municipi V, IX, X e XII di Roma e Franco Ridenti, tecnico della Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata. In relazione alle stesse ipotesi di reato, sono state perquisite le residenze e gli uffici dei funzionari Fabio Stefano Pellegrini del dipartimento S.I.M.U.

, Luca Gaveglia del Municipio IV e Giampietro Cirilli, già funzionario del Municipio VIII, ora in pensione, ma ancora legato da un rapporto d’impiego con l’amministrazione. Nella stessa inchiesta risultano indagati ulteriori 8 funzionari ed ex funzionari, questi ultimi ora in pensione.

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