Romeno pesta carabiniere poi insulta l'Italia e Salvini

Il tutto è nato per un semplice diverbio su un parcheggio avuto col militare in borghese. Insieme al romeno c'era il figlio minorenne di quest'ultimo. La scena è stata vista dall'assessore leghista alla scuola del comune di Terni

Romeno pesta carabiniere poi insulta l'Italia e Salvini

Un semplice diverbio per un parcheggio si è tramutato in un vero inferno lo scorso sabato sera a Terni, dove un cittadino romeno ha pestato insieme al figlio minorenne un carabiniere fuori servizio, solamente perché quest'ultimo lo aveva invitato a parcheggiare bene il suo furgone lasciato dallo straniero in mezzo alla strada ad intralciare il traffico cittadino. Sul posto così si sono precipitati i carabinieri che, insieme ad una volante della polizia, hanno fermato il pestaggio dei due stranieri.

Sembrerebbe un episodio di triste routine, di quelli che nelle nostre città sono oramai praticamente all'ordine del giorno, ma alla già brutta vicenda c'è da aggiungere che i due uomini, mentre venivano fermati dai nostri agenti, hanno iniziato ad inveire pesantemente contro l'Italia, il ministro dell'Interno Matteo Salvini e le forze dell'ordine, sputando a terra in segno di sfida e di disprezzo.

Questo orrendo particolare è stato raccontato Valeria Alessandrini, assessore leghista alla scuola del comune di Terni, che si è trovata casualmente ad assistere all'episodio e su Facebook ha voluto esprimere tutta la sua indignazione: "Sono offesa ed indignata per le parole volgari usate da quell'uomo in un luogo dove peraltro c'erano anche dei bambini. E' finito il tempo in cui queste persone facevano il proprio comodo. A Terni come in Italia adesso governa la Lega e certe cose non resteranno più impunite".

In un'intervista rilasciata al locale Terni Today l'assessore ha rincarato la dose: "Una scena che mi ha indignato non solo come leghista ma come insegnante e come mamma.

E' stato veramente vergognoso vedere questa persona sputare a terra e inveire contro l'Italia, Salvini e le forze dell'ordine che stavano facendo quello che dovevano e potevano fare, che hanno tentato di tranquillizzarlo. Ed è stato triste vedere anche il figlio minorenne del romeno che faceva altrettanto, un segnale sociale preoccupante del degrado che stiamo vivendo. Il rispetto è una cosa che va al di là del colore politico".

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