Salento, colpi di pistola contro auto di un sacerdote

Nel mirino di sconosciuti l'auto di don Antonio Coluccia, prete antimafia di Specchia

Salento, colpi di pistola contro auto di un sacerdote

Più di un gesto intimidatorio gli spari contro l'auto - un'Alfa Romeo - utilizzata dal prete antimafia salentino don Antonio Coluccia. L'episodio si è verificato lunedì scorso, tra le 2 e le 3 di notte. Ignoti hanno esploso quattro colpi di pistola contro la vettura del padre di Coluccia, utilizzata dal sacerdote quando rientra nella sua casa salentina a Specchia. Don Antonio, infatti, noto per il suo impegno contro la criminalità organizzata, vive a Roma dove ha fondato una struttura in cui accoglie persone indigenti. Si tratta di una casa di accoglienza sorta all'interno di una villa confiscata dalla Stato a uno dei leader della famigerata banda della Magliana.
I proiettili esplosi hanno frantumato il finestrino anteriore destro dell'Alfa Romeo; l'auto era parcheggiata in una via del paese poco distante dall'abitazione della famiglia. Era stato lo stesso don Antonio Coluccia a lasciarla lì di ritorno da un incontro pubblico in cui, ancora una volta, interveniva contro la criminalità e il bullismo.
Non è il primo episodio di minacce nei confronti del prete salentino. Pochi giorni fa, su un manifesto di presentazione di un incontro svoltosi sempre in provincia di Lecce, a Supersano, era apparsa una scritta in arabo proprio in corrispondenza della foto di don Coluccia, invitato a intervenire sul tema della legalità.

La scritta copriva gli occhi del prete e, tradotta in italiano, significa: "buono da mangiare". Sommando gli episodi si ha la conferma che il sacerdote antimafia è nel mirino, ma certo non desisterà dalla sua battaglia anti-mafia.

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