Un richiedente asilo si introduce senza autorizzazione all’interno di un’azienda di Angri (Salerno) e pretende che gli sia dato un lavoro, fino a diventare violento. Ennesimo esempio di integrazione riuscita male.
Il fatto è avvenuto ieri mattina, quando un 19enne proveniente dalla Sierra Leone ha fatto irruzione in pantaloncini ed infradito nello stabilimento della Feger, una ditta che si occupa di confezionare conserve alimentari. Senza sentire storie, l’immigrato si è seduto sopra ad un macchinario e non ha più voluto saperne di scendere. Allibiti, i proprietari dell’azienda hanno cercato di allontanare l’africano che pretendeva un posto di lavoro, ma quello non aveva la minima intenzione di arrendersi tanto facilmente. Alla fine è stato necessario richiedere l’intervento dei carabinieri, che sono riusciti a bloccare lo straniero e a condurlo in caserma.
Una volta arrivati, i militari hanno cercato di parlare con il 19enne, provando a spiegargli la situazione, ma non è stato affatto facile. L’africano parlava stentatamente la lingua italiana e, in ogni caso, non si mostrava collaborativo. Durante la normale procedura di identificazione, infatti, il ragazzo si è scagliato contro un carabiniere che gli chiedeva i documenti e lo ha preso a schiaffi. Avrebbe, inoltre, spaccato una sedia presente nell’ufficio.
Ovviamente per il giovane sono scattate le manette, con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Dopo i controlli effettuati, gli inquirenti hanno scoperto che il 19enne aveva già dei precedenti di violenza, essendosi reso autore di un’aggressione in una questura siciliana. L’africano, infatti, è ospite in un centro di accoglienza in Sicilia, a Caltagirone, dove da due anni gode dello status di rifugiato per motivi umanitari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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