"Salvini mi venga ad arrestare". Comandante Lifeline finisce sotto inchiesta

Il governo di Malta ha deciso avviare un'indagine per "verificare quali azioni si possano intraprendere" nei confronti della nave Lifeline dell'omonima ong tedesca

"Salvini mi venga ad arrestare". Comandante Lifeline finisce sotto inchiesta

Il governo di Malta ha deciso avviare un'indagine per "verificare quali azioni si possano intraprendere" nei confronti della nave Lifeline dell'omonima ong tedesca. Lo rende noto un comunicato dell'esecutivo guidato dal premier Jospeh Muscat, che rivendica di aver "condotto nelle ultime 48 ore uno sforzo diplomatico per trovare una soluzione al caso della nave Lifeline, provocato dalle azioni del suo comandante che ignorato le istruzioni dategli dalle autorità italiane secondo le regole internazionali".

Muscat sottolinea poi che occorre "prevenire l'escalation di una crisi umanitaria con la condivisione delle responsabilità da parte di un numero di Stati volontari". Il governo maltese, infine, ringrazia il presidente della Commissione europea, Jeaan-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, "per la loro assistenza in questo sforzo che continua".

Insomma, la Lifeline continua a far parlare di sé dopo aver ignorato gli ordini di Libia e Italia e dopo aver proceduto al salvataggio di più di 200 migranti senza consegnarli alla guardia costiera di Tripoli. Dopo aver ricevuto il "no" del Viminale e di Malta, il comandante della nave Ong, Klaus Peter aveva "invitato" a bordo proprio Salvini: "Se vuole arrestarmi può venire personalmente a prendermi". E ancora: "Vorrei invitare il signor Salvini a fare un viaggio con noi.

Solo così si potrà rendere conto dello scenario drammatico in mare. Su questa nave nessuno guadagna un soldo dai salvataggi. Siamo tutti volontari. Mi vergogno profondamente delle parole del ministro italiano". Secca la risposta di Salvini: "Vedrete l'Italia in cartolina...".

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