Il primo foreign fighter fermato in Italia tornerà in libertà a luglio, o alla “meglio” a ottobre. Noussair Louati, tunisino di 29 anni, venne arrestato a Ravenna dalla Digos – sua città d’adozione dopo essere arrivato a Lampadusa su un barcone nel 2011 – il 22 aprile 2015 mentre cercava di raggiungere la Siria per combattere a sostegno delle milizie dell’Isis.
Il Resto del Carlino ricorda come l’arruolamento (seppur mancato) del nordafricano fosse stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione, passata in giudicato e scontata in carcere di massima sicurezza. Su Facebook, soprattutto, la sua campagna in favore del sedicente Stato Islamico: "Chiedo di andare nello Stato dell’Isis", "Se Dio vuole conquistiamo Roma", "Si alzerà la bandiera di Allah sulla torre di Pisa" scriveva sulla sua bacheca del social network, oltre a numerosi post di sostegno al Califfato nero.
Foreign fighter a Ravenna
In un secondo momento, durante il processo, smentì le sue simpatie e istanze, dicendo di essere vittima di un lavaggio del cervello. Peccato che a dicembre 2017 fu pizzicato mentre si vantava con un compagno di cella di essere stato il primo foreign fighter arrestato in Italia.
A brevissimo, dunque, tornerà all’aria
aperta e il suo futuro sembra essere ancora Ravenna e l’Italia: l’uomo, infatti, ha una figlia avuta da una donna ravennate e per questo motivo la sua espulsione dal nostro Paese non è certo cosa scontata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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