Sardine, a volte ritornano. Ma il programma rafforza il centrodestra

Riecco i "pesciolini" di sinistra. Ma stavolta copiano l'agenda al Pd e fanno un assist al centrodestra: ecco cosa chiedono

Sardine, a volte ritornano. Ma il programma rafforza il centrodestra
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Per la serie...a volte ritornano. Ve le ricordate le sardine? No, non i pesciolini che abitano i nostri mari, ma quelli che qualche anno fa, nel 2019, riempivano le piazze italiane. Un banco di uomini e donne animati dall’odio verso il centrodestra. Da Roma a Milano fino a Bologna tutti uniti contro Salvini, Meloni e Berlusconi.

A capitanarli era il giovane Mattia Santori attualmente consigliere comunale di Bologna. Sì, quello che solo qualche mese fa difendeva le oche dal gruppo di cani randagi. Lo stesso che ha annunciato di coltivare (per uso personale) la marijuana e farsi qualche cannetta al giorno. Sempre lui, munito di sacco a pelo, aveva occupato la sede del Pd per “salvarla” dai suoi stessi amici. Chiaramente non ci è riuscito. Ha solo ottenuto una candidatura.

Oggi torna e si riprende la scena. Per poco. Lui e i suoi compari. Quelli che restano. Si sa, il potere logora. E loro si sono lacerati ancor prima di ottenerlo. Il banco si è diviso. La fame dà alla testa e loro sono stati colpiti in pieno. Vittime delle loro stesse ambizioni personali, della loro mania di protagonismo. Altro che idee. Ma nonostante tutto tornano in piazza, a Roma. Il segnale è la raccolta fondi lanciata sul web con tanto di programma “elettorale”: ius scholae e ius soli, abrogazione dei decreti Salvini, riconoscimento identitaria per persone trans e tutela storica, linguistica e culturale di rom e sinti. Un’agenda copiata al Pd che rafforza il centrodestra. Non potrebbe essere altrimenti, siamo seri.

A furia di pensare agli altri si rischia di dimenticare i bisogni degli italiani che, al contrario di molti rom e sinti, pagano le tasse. E, soprattutto, le bollette. Sudano per far andare avanti il Paese che merita altro. Di più.

Loro, le sardine, pensano di essere i salvatori della Patria, invece si sono rivelati per quello che sono: fuffa. Inscatolati in lattine di alluminio scadente e ricoperti di olio di palma. Se prima il pericolo era Salvini e il sovranismo oggi lo è la Meloni e il fascismo. Sono ancora credibili?

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