Gli sbarchi diminuiti dell'85%: in calo anche quelli "fantasma"

Salvini riunisce il comitato per la sicurezza: confermata la linea dei porti chiusi. Focus sugli sbarchi fantasma: crollano del 12,36%

Gli sbarchi diminuiti dell'85%: in calo anche quelli "fantasma"

La sinistra e le ong continuano a incalzare Matteo Salvini sbandierandogli gli sbarchi fantasma e accusandolo di non essere riuscito realmente a chiudere i porti. Ma i dati che sono stati pubblicati oggi dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduta oggi dal ministro dell'Interno dicono l'esatto contrario. Dal primo gennaio al 10 giugno del 2019, come si legge nel documento diffuso dal Viminale, il flusso via mare verso le coste meridionali dell'Italia ha registrato una diminuzione dell'85,05% rispetto allo stesso periodo del 2018. Anche i dati che riguardano i cosiddetti "rintracci a terra" registrano una diminuzione del 12,36%.

"Nessun allarmismo sui cosiddetti sbarchi fantasma, ovvero gli arrivi via mare attraverso piccole barche più difficili da individuare". Già nei giorni scorsi fonti del Viminale avevano anticipato quello che oggi è stato messo nero su bianco dal Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza (leggi qui tutti i dati). I "rintracci a terra" in prossimità di uno sbarco sono stati 5.371 nel 2017, 3.668 nel 2018 e 737 nel 2019. A conti fatti nel 2019 si è registrata, rispetto all'anno scorso, una diminuzione di oltre il 12%. "Questi numeri - avevano fatto notare le stesse fonti - dimostrano l'evidente riduzione del fenomeno grazie alla politica dei 'porti chiusì che ha ridotto sensibilmente gli arrivi e per effetto dei controlli mirati da parte delle forze di polizia disposti dai prefetti delle zone interessate". Oggi la riunione con i vertici delle forze armate, delle forze dell'ordine e dell'intelligence ha appunto permesso un approfondimento sui flussi migratori e in particolare sul fenomeno degli sbarchi fantasma. Dai dati emerge chiaramente che questa tipologia di arrivi è in forte diminuzione smentendo così chi parlava addirittura di "7mila irregolari giunti nelle spiagge delle regioni del Sud senza alcun controllo e senza registrazione".

In particolare su un totale di 2.144 immigrati sbarcati dall'inizio dell'anno, risultano 670 partiti dalle coste libiche, 550 dalla Turchia e 160 dalla Grecia. E, sebbene i numeri siano in costante calo, l'attenzione di Salvini non viene meno. Mentre continua la lotta agli scafisti (27 sono stati arrestati dall'inizio dell’anno), nelle prossime settimane l'Italia consegnerà alla Libia un'altra diecina di mezzi per poter pattugliare i porti da cui salpano i barconi carichi di clandestini.

Durante l'incontro di oggi, è stata, tuttavia, rivolta particolare attenzione ad analizzare la situazione alla frontiera slovena. "Al confine - fanno sapere dal Viminale - saranno rafforzate le pattuglie miste italo-slovene e saranno attivati programmi ad hoc per i rimpatri assistiti".

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