Sono stati individuati i responsabili del raid alla Scala dei Turchi (Agrigento). Si tratta di Domenico Quaranta, noto alle cronache come "l'imbianchino convertito all'Islam" dopo gli attentati terroristici alla Metropolitana di Milano nel 2002 e alla Valle dei Templi, e di un suo complice, il pregiudicato Francesco Geraci. Entrambi sono stati denunciati a piede libero.
Le indagini
Nella notte tra venerdì e sabato, la Scala dei Turchi era stata imbrattata con una sostanza rossa (verosimilmente ossido di ferro). Le indagini lampo condotte dai carabinieri di Realmonte e i colleghi della Compagnia di Agrigento hanno consentito di stanare gli autori del raid. Le attenzioni dei militari dell'Arma si sono concentrate su un furgone bianco che, all'alba dello scorso sabato, si aggirava in prossimità della falesia agrigentina. I nastri delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di identificare la targa dell'autovettura e risalire ai responsabili della vandalizzazione.
Chi è Domenico Quaranta
Uno degli autori del raid era già noto alle Forze dell'Ordine. Si tratta di Domenico Quaranta, pluripregiudicato di 49 anni, conosciuto come "l'imbianchino convertito all'Islam". Nel 2002 è stato condannato a 16 anni per gli attentati terroristici alla Metropolitana di Milano (piazzò due ordigni nei sotterranei della metro) e quello alla Valle dei Templi. Aveva pure cercato di far saltare in aria la casa circondariale di Agrigento con una bombola di gas. A darne conferma è stato il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio che ha aperto un fascicolo nei confronti dei due indagati per danneggiamento di bene avente valore paesaggistico. "Risulta pluripregiudicato - ha detto il procuratore a proposito di Quaranta - con diversi precedenti di polizia fra i quali un'altra azione di danneggiamento ai danni della marna di Punta Bianca. Risulta essere già stato sottoposto a misura di prevenzione. Da ultimo è sottoposto a divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla Questura". A casa dell'imbianchino sono stati ritrovati dei guanti sporchi di ossido di ferro, sostanza cui è stata imbrattata la marna di Scala dei Turchi.
"Atto di contestazione"
Quanto alle motivazioni che avrebbero indotto Quaranta e il suo complice a imbrattare la falesia di Realmonte, sono ancora da accertare.
"Si ipotizza un atteggiamento di generica e vaga contestazione nei confronti del sistema e delle forze dell'Ordine - ha spiegato Patronaggio - come è dato scorgere sulle pagine dei social dell'indagato". Intanto, un gruppo di volontari ha provveduto a ripulire la marna di Scala dei Turchi che, per fortuna, è ritornata al suo splendore originario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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