Scalzone va all'attacco: "Battisti è un criminale? ​Salvini lo è per ruolo..."

Oreste Scalzone co-fondatore di Potere Operaio, che con l'ex leader dei Pac ha condiviso l'esperienza della latitanza a Parigi ora chiede una amnistia

Scalzone va all'attacco: "Battisti è un criminale? ​Salvini lo è per ruolo..."

Oreste Scalzone co-fondatore di Potere Operaio, che con l'ex leader dei Pac ha condiviso l'esperienza della latitanza a Parigi sotto la protezione della cosiddetta "dottrina-Mitterrand", dopo l'arrivo di Cesare Battisti in Italia, punta il dito contro il ministro degli Interni, Matteo Salvini. In un colloquio con l'Adnkronos, Scalzone non usa giri di parole e di fatto etichetta l'ex terrorista dei Pc come "presunto criminale" e Salvini come "criminale per ruolo".

Una posizione dura che lo stesso Scalzone cerca di argomentare così: "Quelli che vociferano dai pulpiti istituzionali sono 'irriferibili'... A cominciare dal ministro della guerra interna di turno, l'orrido Salvini. Battisti - come qualunque altra persona non 'colta sul fatto', atto o scritto considerato reato di parola irrevocabilmente stampata e firmata - resterà sempre 'presunto' autore di questo e quello, eventualmente inscritto in un codice penale come delitto o crimine. Uno statista, governante, a cominciare da un ministro della guerra, esterna o interna, è apertamente, ufficialmente, per funzione, per ruolo, responsabile di sangue sparso in misura vertiginosamente più grande". Infine lo stesso Scalzone adesso chiede una amnistia per i delinquenti che hanno seminato il terrore negli "Anni di piombo": "Più di recente, il vituperato Cossiga parlava nei suoi codici linguistici di 'grande pentimento', perché ognuno aveva da amnistiare qualche altro...

- ricorda Scalzone -, ma questo è stato completamente cancellato dall'immaginario da almeno 20-25 anni. Per tutte queste ragioni e molte altre sulla possibilità di un'amnistia sono molto pessimista. Ma mai dire mai, possono sempre verificarsi contro-terremoti antropologici".

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