Se n’è accorto un addetto delle pompe funebri che la salma di un operaio morto per un incidente sul lavoro in procinto d’essere riconsegnata ai familiari per i funerali, in realtà era quella di un altro, di un 78enne napoletano morto in casa sua. A Quarto, in provincia di Napoli, uno scambio di salme finisce nel mirino della Procura anche perché, a quanto riporta Il Mattino, i controlli necroscopici di rito disposti sulla salma del lavoratore morto in servizio sarebbero stati svolti su quella del pensionato.
L’episodio, adesso, finisce sotto la lente dei magistrati che vogliono vederci chiaro anche perché il caso relativo alla morte del 46enne è abbastanza delicato. L’uomo, dopo essere precipitato da un tetto mentre lavorava, era stato inizialmente dichiarato fuori pericolo. Poi le sue condizioni si sono complicate al punto da indurne il decesso. Dall’autopsia e dai controlli medici, i magistrati e i familiari dovevano ottenere informazioni importanti per individuare le cause della morte dell’uomo. Solo che, a quanto è trapelato, non sarebbe stata compiuta sulla salma dell’operaio nessuna operazione necroscopica. Colpa dello scambio di cadaveri.
Del drammatico equivoco s’è accorto uno degli addetti dell’agenzia di pompe funebri chiamate a organizzare le esequie del lavoratore napoletano. Appena la salma ha raggiunto l’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli, l’uomo ha capito che c’era qualcosa che non andava, anche perché quel cadavere non gli ricordava il 46enne che, in vita, aveva conosciuto.
E ha scoperto una cosa incredibile: al posto del corpo dell’amico c’era quello di un anziano di Napoli.I funerali, quindi, sono stati sospesi in fretta e furia e la Procura, acquisita la notizia, ha deciso di aprire un'inchiesta per verificare le responsabilità dell'increscioso scambio di salme.
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