Le carte su Grillo Jr: "Schiaffi sulle natiche"

La procura della Repubblica di Tempio Pausania si è presa un ulteriore mese di tempo per valutare al meglio il quadro indiziario dopo gli interrogatori e le nuove prove emerse

Le carte su Grillo Jr: "Schiaffi sulle natiche"

Si aggiungono nuovi dettagli sulla vicenda del presunto stupro di gruppo per il quale risultano indagati il figlio di Beppe Grillo Ciro ed altri tre suoi amici.

Nel fascicolo in possesso della procura della Repubblica di Tempio Pausania si fa riferimento ad altri particolari riferiti dagli investigatori, compresi gli "schiaffi sulla schiena e sulle natiche" inferti dai quattro protagonisti della vicenda alla vittima. Quest'ultima, una ragazza italo-svedese, ha deciso di denunciare quanto subito solo una volta rientrata a casa dalla Sardegna, più o meno una settimana dopo i fatti avvenuti all'interno della villa di Porto Cervo di proprietà del padre putativo del Movimento CinqueStelle (17 luglio 2019).

Prima la visita medica, svolta presso la clinica Mangiagalli, quindi la denuncia ai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano. Da quel momento erano scattate le indagini ai danni dei quattro ragazzi genovesi: oltre a Ciro Grillo, sono stati iscritti nel registro degli indagati anche Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria. Oltre alle dichiarazioni dei diretti interessati, gli inquirenti hanno potuto raccogliere ulteriori prove sulla vicenda, compreso il famoso video di cui ha parlato lo stesso Beppe Grillo durante l'intervento effettuato sui social in difesa del figlio. Dichiarazioni che avevano suscitato roventi polemiche anche in ambito politico, e che continuano tuttora a creare forte imbarazzo tra gli stessi grillini.

Con le nuove prove di cui è entrata in possesso, la Procura della Repubblica ha deciso di prendere un ulteriore mese di tempo per rivalutare il quadro indiziario: entro il termine prestabilito dovrà essere depositato in cancelleria un nuovo avviso di conclusione delle indagini preliminari, con un secondo avviso di garanzia, A questo punto i legali dei quattro indagati avranno a disposizione ulteriori 20 giorni per depositare le proprie memorie difensive ed eventualmente richiedere altri interrogatori.

Le stesse dichiarazioni rilasciate dagli indagati il 15 aprile scorso sono al vaglio degli inquirenti. Francesco Corsiglia avrebbe rivelato di aver avuto un "rapporto sessuale consenziente" con la vittima alle ore 6:00 del mattino del 17 luglio 2019, pertanto prima che la giovane italo-svedese bevesse una bottiglia di vodka. Anche il bere sarebbe avvenuto senza che vi fosse alcuna forzatura: "Senza costrizione, ma per sfida, per dimostrare che era in grado di reggere l’alcol", avrebbe dichiarato Vittorio Lauria, come riferito da Repubblica. Verso le 9 del mattino, e con la vittima completamente ubriaca, sarebbe invece avvenuto il sesso di gruppo, al quale non avrebbe partecipato invece Corsiglia: "Dopo aver fatto sesso, sono andato a dormire".

Lo stesso Beppe Grillo ha ingaggiato un medico

legale per appurare quale fosse il grado di ebbrezza della vittima e chiarire se fosse o meno capace di intendere e volere, e richiesto inoltre una "indagine conoscitiva sulla vita della ragazza".

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