Scompare bimba rom: arrestati i due genitori (che inscenarono un incendio)

I genitori della piccola rom scomparsa accusati di omicidio, occultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio

Scompare bimba rom: arrestati i due genitori (che inscenarono un incendio)

Secondo la polizia c'era qualcosa che non tornava nelle (due) versioni raccontate dalla famiglia rom di Cagliari. Quel furgone-camper andato in fiamme, la bimba rimasta all'interno avvolta dalle fiamme mentre loro erano al passeggio con gli altri fratelli. E poi la storia di una faida tra famiglie rom, una lite tra romeni e bosniaci. Tutto falso, dicono gli inquirenti. Che ora hanno arrestato i due genitori con l'accusa di omicidio.

La piccola Esmeralda, la bimba rom, è scomparsa lo scorso 23 dicembre. La piccola aveva solo 20 mesi da quando non si hanno sue notizie. Lo stesso giorno, il forgone della famiglia di andò a fuoco nel molo vicino al villaggio di pescatori a Giorgino. La madre, il padre e i quattro figli erano a fare una passeggiata sul litorale. All'arrivo delle autorità, i rom raccontarono che all'interno del furgone era rimasta la loro bimba di pochi mesi. I rilievi della scientifica, però, avevano escluso la presenza di tracce biologiche umane in mezzo ai resti del rogo. La versione della coppia nomade, ormai smentita, venne così rivista in un rapimento ad opera di un altro gruppo di rom a seguito di una faida per debiti di froga. Ma anche questa ipotesi non ha convinto gli inquirenti, che non hanno trovato alcun riscontro al possibile rapimento.

Per questo, nella nottata di oggi, la polizia ha ritracciato i due genitori della piccola per notificargli il fermo con l'accusa di omicidio. Secondo la procura della Repubblica di Cagliari, sarebbero stato Slavko Seferovic e Dragana Ahmetovic a ammazzare la piccola Esmeralda. Perché? I particolari che hanno portato i pm a indagare sui due genitori non sono ancora stati resi noti. Della piccola per ora non è ancora stato trovato il corpo e il possibile movente non è ancora emerso.

Secondo quanto scrive l'Unione Sarda, però, sarebbe stato lo stesso Seferovic ad acquistare il giorno dell'incendio la benzina per incendiare il furgone. I due coniugi sono in carcere a Uta e accusati di occultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio.

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