Non c'è voluto molto tempo a Massimiliano Minnocci, alias il Brasile, per accettare l'invito del vignettista Vauro Senesi dopo la quasi rissa tra i due durante la trasmissione di Rete4 "Dritto e Rovescio" di giovedì sera.
In diretta televisiva lo scontro era diventato pericoloso, rischiando che i protagonisti passassero alle mani sotto gli occhi del giornalista e conduttore Del Debbio;da una lato Vauro, dall'altro l'ultras il Brasile e, nel mezzo, l'appartenenza a due ideologie totalmente opposte.
Ma dopo lo scontro Vauro riconcilia e tenta di rimediare a quanto accaduto mediaticamente e scrive "Non ti chiamo Brasile ma Massimiliano che è il tuo nome. Ti scrivo perché ci siamo trovati muso a muso con rabbia e con furore. Svastiche, effigi di Mussolini... Tutto quello che ti sei tatuato sul corpo rappresenta per me (e non solo per me) orrore, schifo, disprezzo. Con tanta rabbia, certo, ma ti ho guardato negli occhi e oltre l’odio ho visto solitudine, rancore, disperazione e fragilità. Sei un 'nemico' ma un nemico facile 'grosso brutto e cattivo'. Sei lo spauracchio dei mostri veri, quelli che ti usano. Allora ti dico vediamoci. Potrai spaccarmi la faccia, la tua stazza te lo permette. o potremo parlare cenando assieme, così poi puzzeremo di vino tutti e due. Questa lettera è pubblica come lo è stato il nostro scontro. Ma il nostro incontro, se vorrai, sarà privato, senza telecamere né conduttori, io e te. Non è una sfida, è un invito".
Così, alla fine di una telefonata alla trasmissione La Zanzara di Radio 24, Massimiliano Minnocci, accetta l'invito e dice "Vi giuro su mia madre ragazzi, ma ho la pelle d’oca. Vauro lo incontro quando vuole. Ci sto. Lo incontro per stringergli la mano".
Tentativi di pace, dunque, dopo che Il Brasile si era difeso per quanto accaduto in trasmissione: "Non è stata colpa mia. Ho parlato per quattro secondi, ho preso parola e poi quella (Francesca Fagnani) ha cominciato a ride e a dire "mò ce manca solo il Brasile".
A quel punto è intervenuto Vauro; “Questo è venuto faccia a faccia perché stavamo in televisione erché altrimenti per strada gli faccio fare una cagarella a fischio che se la ricorda pe’ tutta a vita…Io gli ho detto aspetta che finisce la pubblicità che ti strappo la testa ed è scappato. Capito che ti voglio dire? Gli ho detto: aspetta che finisce la puntata, ti strappo in due, è scappato con la sicurezza".Staremo a vedere...
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