Un blitz animalista. Sarebbe questa la ragione della sparizione di duemila quaglie da un allevamento di Quinzano (Brescia).
Per gli investigatori ad entrare in azione sarebbero stati gli esponenti di un collettivo animalista che non ha esitato a lasciare la propria firma. Sul muro hanno lasciato una vistosa scritta con l’acronimo "Alf", a indicare il sedicente Animal Liberation Front, fronte per la liberazione degli animali. Il caso di Quinzano è avvenuto a poche settimane da quello di Gottolengo dove erano sparite altre 2mila volatili.
"Anche alla luce dei numerosi atti vandalici che si sono verificati nelle campagne bresciane, servono più agenti delle Forze dell'ordine e una maggiore sorveglianza nelle aree rurali della Bassa bresciana", aveva avvisato qualche giorno fa l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. Oltre agli "strani" furti, infatti, negli scorsi giorni a Pompiano si è verificato un raid in un allevamento durante il quale sono state uccise sei vacche e sono stati aperti i rubinetti del latte.
"Stiamo parlando di persone che hanno investito tempo e denaro in queste attività e che si vedono derubati del frutto del proprio lavoro", ha rimarcato Rolfi, "È necessario dunque proteggere le attività agro zootecniche, sempre più nel mirino di vandali, ladri e dell'estremismo animalista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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