Se Miss Nonna è meglio della nipote Miss Italia

Alice Sabatini vince la fascia ed esordisce con una gaffe: "Avrei voluto vivere nel '42, tanto le donne non facevano la guerra". Polemiche su Ahlam, islamica "anti razzismo"

Se Miss Nonna è meglio della nipote Miss Italia

E che nessuno si azzardi a tirar fuori cattiverie del tipo: gallina vecchia fa buon brodo. Innanzitutto perché la signora Deborah Silvestri (46 anni) non è una «gallina vecchia» ma uno stupendo cigno nel fiore degli anni, e poi lei al «buon brodo» preferisce la tartara di chianina: specialità gastronomica del suo paese, Uzzano (Pistoia). Deborah (nome tipicamente da miss) è stata eletta ieri «Miss Nonna» sulla passerella milf di Cattolica; nelle stesse ore, a Jesolo, Claudio Amendola - titolare della premiata Fiaschetteria Cesaroni -, metteva in testa ad Alice Sabatini (18 anni) la corona di Miss Italia. È lei la più bella del Belpaese, anche se la più sexy è certamente nonna Deborah. La quale svolge anche una professione tipicamente da miss: la parrucchiera. Altro che quella sgobbona di Alice, decisa invece a laurearsi in chimica.

Giocatrice di basket in A2, Alice ha rischiato il «fallo tecnico» subito dopo un'«intelligentissima» domanda del giurato Amendola: «Che personaggio ti sarebbe piaciuto essere in un'epoca del passato?». La Sabatini - con tutto il suo paese Montalto di Castro (Viterbo) davanti alla tv a fare il tipo per lei - si è impappinata, rispondendo con un incomprensibile: «Mi sarebbe piaciuto stare nella Seconda Guerra Mondiale, tanto io sono donna e non avrei fatto il militare...». Boh.

Intanto da cattolica Deborah (mi raccomando l'«h» finale) replicava tosta: «Ho 46 anni e una felice vita sessuale». La nonna e la nipotina, storie di donne che si incrociano lungo il grande raccordo anulare dei concorsi di bellezza. Passerella tragicomiche dove nulla viene risparmiato. Ma se a Cattolica a «godersi» lo spettacolo erano pochi intimi, domenica sera allo show di Jesolo c'era qualcuno in più. «Merito» della diretta tv su La7 , che comunque con un bel film avrebbe certamente fatto più audience. Invece Patrizia Mirigliani anche quest'anno è riuscita - imperterrita - a piazzare il suo solito «pacco». Un «pacco» dal quale, a onor del vero, è uscita anche qualche bella sorpresa (godibili i balletti e i costumi, potabili le coreografie e le musiche, disinvolte le miss in versione «dance»), ma che nell'ultima mezzora di programma ha fatto registrare un miserevole tracollo. Colpa soprattutto degli ospiti da «Sagra della patata», i quali hanno inscenato una gara nella gara: quella per il più bollito del concorso.

Per conquistare l'ambito titolo jesolano di «Miss e Mister Rintronata/o 2015» Simona Ventura e Giuy Ferrero si sono date battaglia fino alla fine, mentre tra i maschi strenua lotta fra il «simpatico» Massimo Ferrero (presidente Samp), il «lucidissimo» Enrico Lucherini (ex press agent delle dive), lo «squisito» Joe Bastianich (chef tv), lo «stupefacente» Morgan (cantante stonato). In mezzo, tra i rappresentanti dei due sessi ufficiali, non poteva mancare il gender Luxuria, che anche questa volta non ha deluso le aspettative, facendo la sua porca figura.

Soprattutto quando ha eliminato «col cuore gonfio di dolore» la concorrente italo-musulmana Ahlam El Brinis che, dopo essere stata usata come «simbolo dell'integrazione razziale», è stata fatta fuori al grido di Ahlam Akbar . Nel senso che, appena dopo l'eliminazione, la povera Ahlam è corsa a consolarsi «al bar».

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